Carugate

Maxi sequestro di cocaina valeva 2 milioni e mezzo di euro, e 3 arresti

Un colpo da maestri e un sequestro quasi da record di cocaina purissima. Nell’ambito di un’operazione contro lo spaccio di droga, la Polizia di Milano ha arrestato tre uomini,  due marocchini di 39 e 35 anni e un pensionato italiano di 65 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato al sequestro di 12 chili di cocaina quasi pura, suddivisi in diversi panetti, e a un ingente quantitativo di denaro contante. La cocaina sequestrata deve essere costata circa 1 milione di euro.

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L’operazione e il maxi sequestro

Titolare dell’indagine è la 6^ sezione della Squadra Mobile milanese, che ha scoperto che il 35enne marocchino aveva probabilmente una grossa quantità di cocaina nascosta in un appartamento a Carugate (MI). Martedì 4, i poliziotti si sono appostati nei pressi dell’abitazione, osservando il movimento del sospettato. Ad un certo punto il 35enne è uscito dal garage, a bordo di un’auto a noleggio. Una squadra dei poliziotti lo ha seguito fino sull’autostrada A4.

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Un’altra squadra, invece, si è avvicinata al garage e ha visto e poi fermato il 65enne italiano, locatario dell’appartamento. Quest’ultimo aveva addosso 1kg di cocaina, 820 euro in contanti e un mazzo di chiavi, che ha condotto gli agenti a un altro appartamento a Levate (BG), dove sono stati rinvenuti altri 2 chili di cocaina nascosti dietro un divano. Durante la perquisizione nell’appartamento di Carugate, gli agenti hanno trovato e sequestrato oltre 9 chili di cocaina, nascosti in uno zaino e sotto un divano, e circa 7.000 euro in contanti.

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L”inseguimento

Intanto la squadra dei poliziotti che stava seguendo il marocchino 35enne sull’autostrada lo aveva perso di vista. Quando i poliziotti, anche in borghese, inseguono i corrieri della droga marocchini sono molto prudenti. Si tratta di personaggi che non hanno nessun rispetto per la vita altrui, specie degli innocenti, e che se si accorgono di essere seguiti, danno vita a gravi e pericolose gimkane. Quindi è facile che un inseguimento del genere in autostrada non vada a buon fine.

In ogni caso la macchina a noleggio aveva il GPS e dopo poche ore i poliziotti avevano la posizione esatta. L’auto si trovava nel parcheggio appena fuori nel casello dell’autostrada ad Agrate Brianza, provincia di Monza Brianza. Quando sono arrivati sul posto, i poliziotti hanno potuto avvicinarsi con tranquillità, e fermare il trentacinquenne che si trovava al posto di guida. Aveva un panetto di cocaina di oltre un chilo, nascosto sotto il sedile dell’auto.

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A casa del marocchino

Gli investigatori hanno quindi individuato un terzo appartamento a Romano di Lombardia (BG), residenza del 35enne. Qui, quando lo hanno raggiunto hanno trovato il marocchino 39enne. È stato colto in flagrante mentre sigillava involucri di cocaina. Sono stati quindi sequestrati ulteriori 70 grammi di cocaina, tagliata e già suddivisa in dosi.

Gli arresti, il carcere e il colpo inferto all’organizzazione

Il marocchino di 35 anni , che ha precedenti sempre legati a fatti di droga, e il pensionato italiano di 65 anni, incensurato, sono stati trasferiti al carcere di Monza, mentre il 39enne marocchino è stato portato al carcere di Bergamo. La droga sequestrata, del valore di quasi un milione di euro, sarà bruciata in un forno apposito. Si è trattato di un bel colpo inferto all’organizzazione degli spacciatori di medio livello. Con 12 kg di droga si possono confezionare dalle 30mila alle 60mila dosi vendute in strada a prezzi che vanno dai 50 agli 80 euro a dose, che avrebbero fruttato quasi 2 milioni e mezzo di euro.

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 05/09/2024 20:50

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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