Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Come ogni anno sono arrivate le convocazioni ai docenti iscritti in Graduatoria Provinciale (GPS) secondo i criteri di valutazione dell’ineffabile Algoritmo, un meccanismo che – in automatico – scorrendo le cosiddette graduatorie assegna le cattedre o gli “spezzoni” (cioè cattedre non complete).
C’e’ da fare un’osservazione: come ogni anno i docenti più qualificati (cioè con più anni di servizio e maggiore punteggio) di fatto ricevono i posti peggiori (ossia poche ore di insegnamento) perché, nel frattempo, i posti migliori – le cattedre annuali intere – vengono accantonate per i presunti vincitori di concorso. Concorso che, lo specifichiamo, per alcune materie, ancora non si è concluso.
Un’altra osservazione: i posti effettivamente disponibili non sono nemmeno stati resi noti in modo esaustivo prima dell’inizio dell’anno scolastico, come sarebbe nell’ordine delle cose. Questo perche’ molti docenti – che passeranno di ruolo – di fatto risultano ancora presenti nelle graduatorie provinciali a scorrimento (di solito per una materia diversa) e quindi tali “cattedre fantasma” (cioè a cui gli immessi in ruolo dovranno rinunciare) saranno “rimesse in corsa” con i bollettini successivi e verosimilmente verranno assegnate ad altri colleghi precari, con minore esperienza e punteggi inferiori.
In alcune scuole di Milano (ad esempio quella in via Quarenghi) e dell’hinterland ( cioè a Cerro Maggiore e Cassano d’Adda) alle 8:00 si sono puntualmente presentati i docenti convocati per prendere servizio e hanno scoperto, con loro grande sorpresa, di non essere gli unici assegnatari di quell’incarico. Finora si parla di un numero oscillante tra le 130 e le 150 persone. Per capirci: chi è stato convocato/a per uno spezzone di 8 ore annuali, ad esempio, di musica, si e’ ritrovato “cointestatario” con altri 7 colleghi.
Tante le ore, tanti i colleghi!!! Tutti vincitori alla lotteria della sfiga! Immediate le scene di panico nelle rispettive dirigenze, occupate a telefonare a destra e a manca ai vari uffici preposti per capire cosa fare. Va da sé che è scoppiato il caos.
A Brescia, dove è successo lo stesso, sono state prontamente revocate le nomine e annullato il bollettino. Quindi di fatto i contratti firmati sono nulli. A Milano, invece, i docenti precari si sono visti obbligati a recarsi presso il Provveditorato per cercare di risolvere il problema. La situazione è apparsa fin da subito molto seria poiché sono a rischio molti posti di lavoro. In prima fila oggi a Milano a tutelare i diritti dei docenti ci sono i sindacalisti dei Cobas.
Nonostante una piccola apertura da parte del Provveditorato, i docenti coinvolti hanno deciso di fermarsi nell’atrio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Chiedono, come correttamente avvenuto a Brescia, che l’algoritmo “colpevole” venga fatto oggetto delle dovute correzioni e che, conseguentemente, si proceda a nuove assegnazioni che tengano conto delle effettive disponibilità, delle preferenze espresse e dei punteggi. Insomma che si vada secondo il diritto e non secondo aleatorie soluzioni “ad personam” che oltretutto potrebbero causare una pioggia di ricorsi. L’impressione e’ che essendo la macchina scolastica milanese ormai partita, non si voglia / possa fermarla. Paura forse di che cosa direbbe la stampa, si si venisse a sapere che l’algoritmo sbaglia?
A questo punto si propone quanto segue:
I docenti sono persone con una professionalità. Non sono fagioli da estrarre in un un gioco a premi televisivo!
Articolo aggiornato il 02/09/2024 15:23