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Un altro colpo di scena sull’ omicidio di Fabio Ravasio. Oggi pomeriggio, 28 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno arrestato e portato in carcere un settimo uomo. Un meccanico 40enne di Parabiago. L’ordinanza di fermo è stata emessa oggi stesso dalla Procura di Busto Arsizio. E’ accusato anche lui di concorso in omicidio premeditato pluriaggravato.
Il fermo di oggi si aggiunge agli altri sei già eseguiti lo scorso 23 agosto. Durante alcune ulteriori indagini, i carabinieri hanno scoperto che prima del delitto del 9 agosto, il meccanico 40enne aveva sistemato la vecchia opel corsa, rendendola marciante e consigliando agli esecutori, ben sapendo che volevano uccidere , di utilizzare quella e non altre auto tra le quali avrebbero potuto scegliere.
Il fermato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fino a questo momento si sa questo. Il nome del meccanico si saprà fra poche ore, ma non è difficile immaginare che si tratti di un altro innamorato della femmina di Baron Samedi. Diventa però sempre più difficile capire. Cosa non ha funzionato nelle basi del catechismo per questi personaggi? “Non uccidere” non era abbastanza chiaro? Cosa ha addosso quella donna per aver convinto tutti questi uomini a commettere l’ omicidio di uno di loro?
Se per Marcello Trifone potrebbe esserci anche una motivazione comprensibile, anche se non accettabile, dal momento che Fabio Ravasio era, forse, il padre degli ultimi due figli di sua moglie, tutti gli altri sembrano avere superato tutti i tabù morali, azzerandoli e rendendoli incapaci di dire di no. Cosa ci aspetta ancora?
Articolo aggiornato il 28/08/2024 20:29