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Legnano. Sospesa la licenza del Punta Cana, l’ ormai famigerato bar di via Pontida

Ieri, 22 agosto, i poliziotti del commissariato di Legnano hanno notificato la sospensione della licenza al titolare del bar Punta Cana, che si trova in via Pontida 1 a Legnano. Il provvedimento avrà una validità di 15 giorni. Il questore Bruno Megale, che ha firmato il provvedimento in base all’articolo 100 del tulps, ha preso questa decisione in quanto durante una serie di controlli che si sono svolti fra gennaio e luglio 2024, nel bar sono state trovate diverse persone con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, furti, rissa, lesioni personali e oltraggio pubblico ufficiale. 15 giorni dovrebbero bastare al titolare per rinnovare la sua clientela…

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Fra i fatti che hanno contribuito in modo determinante alla decisione vi è anche un’aggressione svoltasi nel bar lo scorso giugno. Alcuni passanti avevano chiamato il 112 dopo che ne erano stati testimoni. Due uomini erano stati infatti aggrediti altri clienti del bar. I residenti della zona di via Pontida hanno presentato nel tempo diversi esposti in cui segnalavano il turbamento della quiete pubblica e diversi problemi di pubblica sicurezza a causa del comportamenti tenuti dai clienti del bar.

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Qualche giorno dopo, una pattuglia commissariato, passando davanti al locale ha notato che c’erano due clienti del bar seduti ai tavolini del dehors esterno che continuavano a bere anche se era passato l’orario di chiusura. Si sono fermati per controllare i loro documenti e uno dei due risultato avere sì precedenti penali sia precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, guida senza patente violazione degli obblighi di assistenza familiare.

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In seguito agli accertamenti effettuati da commissariato di Legnano, il bar è risultato avere una storia turbolenta. Durante la precedente gestione, quando aveva un altro nome, era stato destinatario di cinque decreti di sospensione della licenza, di cui l’ultimo era un decreto di revoca della licenza definitivo. Le motivazioni che avevano causato la grave decisione erano le stesse: il grave turbamento della quiete pubblica e i tanti problemi di sicurezza pubblica creati dai clienti del bar.

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