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Ieri sera, intorno alle 21, ad Arluno, alcune persone hanno chiamato il 112 segnalando una sparatoria avvenuta nei pressi del centro commerciale Ara Lunae, più noto come il “Famila di Arluno”. All’arrivo dell’ ambulanza della Croce Bianca di Sedriano e della radiomobile dei carabinieri della compagnia di Legnano non c’era però più nulla. Un bel mistero su cui però non si poteva fare comprensibilmente niente.
Uno spiraglio lo si è avuto qualche ora dopo, quando un marocchino di 37 anni si è presentato, da solo, al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta, visibilmente ferito da dei colpi d’arma da fuoco alla gamba. L’uomo ha raccontato che degli sconosciuti gli avevano sparato da un’auto di passaggio, mentre stava camminando su via Adua, dopo che si erano avvicinati. Avrebbe anche detto che avevano esploso parecchi colpi.
I carabinieri non hanno trovato i bossoli che confermerebbero la storia del marocchino. Non si ha la chiara idea del punto esatto in cui è successo tutto, i lati della strada sono coperti da erba alta e via Adua è piuttosto lunga. E’ come cercare un’ago in un pagliaio. Via Adua comprende da una parte anche la pista ciclo pedonale che porta verso Ossona e Santo Stefano Ticino, ai lati della Ferrovia dell’alta velocità, e dall’altra parte arriva fino alla strada provinciale. Si tratta di un tratto di strada piuttosto lungo e complicato su cui cercare.
Il ferito è tuttora ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni di salute non sono critiche. I carabinieri lo ascolteranno di nuovo, perchè è chiaro che sa molto più di quello che vuol dire. Quella zona di Arluno, è famosa per essere, alla sera e una volta chiusi i negozi, il teatro di vari episodi di delinquenza. Ha la fama di essere frequentata da trans che si prostituiscono, da spacciatori di droga e da protettori dell’est Europa estremamente violenti. I residenti di Arluno si sono lamentati diverse volte della situazione che si crea soprattutto intorno alla pista ciclabile.
Articolo aggiornato il 21/08/2024 19:08