Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Nella mattina del 14 giugno, alla cascina Baciocca di Cornaredo, è stato presentato un progetto di innovazione tecnologica in agricoltura e alle funzionalità irrigue che vede il consorzio Villoresi al centro di una rivoluzione sull’uso dell’acqua, insieme all’università statale di agraria di Milano. Obiettivi del progetto, oltre all’innovazione e alla facilitazione del lavoro dell’imprenditore agricolo, sono il risparmio di acqua e lo studio dell’evoluzione della biodiversità in ambito di coltura agricola. Una mattinata interessante per gli agricoltori, ma anche molto interessante per chi è interessato alla conservazione in salute dell’ambiente e all’evoluzione del clima in Lombardia.
La Lombardia, che occupa la maggior parte della pianura padana, non ha mai avuto, nei secoli, problemi di approvvigionamento di acqua. Ha avuto semmai il problema di capire come gestire e utilizzare quella in eccesso. Sin dal medioevo, il sistema di irrigazione e di bonifica inventato e applicato dai monaci cistercensi ha modificato e governato le acque lombarde con maestria ponendo le basi di ciò che si fa ora con il sistema irriguo dei consorzi e del loro reticolo di canali primari, secondari e terziari, cui i aggiungono quelli privati, fra campo e campo.
Oggi la situazione è in via di cambiamento. L’acqua in Lombardia non manca, ma con lo scioglimento veloce dei ghiacciai si assottiglia sempre più la riserva d’acqua in montagna. Intervenendo oggi risparmiando acqua irrigua, ricaricando e riempiendo le falde si può gestire oggi quello che potrebbe diventare un problema un domani. La presentazione del progetto è stata tenuta da Elena Jachia della Fondazione Cariplo, che ha parlato del tipo di finanziamento previsto, da Alessandro Rota, di ANBI Lombardia, l’Associazione regionale consorzi gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue.
ANBI raccoglie 12 consorzi di bonifica , fra cui il Villoresi, Alessandro Folli , presidente in carica dell’ET Villoresi e Valeria Chinaglia sempre dell’ente di bonifica Villoresi). La parte tecnica del progetto è stata spiegata ai presenti dal prof. Claudio Gandolfi e dal prof Daniele Masseroni, ambedue della università di agraria di Milano. Ha partecipato anceh Riccardo Falco, dell’ente morale scientifico Fondazione Lombardia ambiente.
La cascina Baciocca è un’azienda agricola a vocazione didattico sperimentale dell’università statale di Agraria. La facoltà di Agraria sta per trasferirsi nella vicina area dell’ Expo 2016 ed è quindi il luogo perfetto per presentare questo studio , finanziato tramite Fondazione Cariplo per 150 mila euro, che prelude ad grande investimento da parte del consorzio Villoresi per l’efficientamento della erogazione di acqua a scorrimento nei campi coltivati.
Nella mattinata sono state mostrate agli agricoltori le nuove bocchette digitali che sostituiranno quelle manuali tradizionali. Sono impianti che funzionano a energia solare, governati da remoto o programmati, a seconda di casi e momenti, che sono estremamente precisi nella quantità di erogazione di acqua con delle saracinesche che si alzano e abbassano, aumentando e diminuendo il flusso secondo la necessità. Dei sensori posizionati all”80% della lunghezza del campo permettono di misurare l’umidità della terra in modo estremamente preciso, e di dare alle culture esattamente quanta acqua serve.
La stazione meteo, sempre funzionante a pannelli solari, permette al sistema di sapere esattamente quale sarà il carico di pioggia o il calore del sole, e di tenere conto anche di questi importantissimi dati per governare i quantitativi di acqua necessari. La precisione del sistema permetterà al consorzio di Bonifica Villoresi di erogare, e pagare, esattamente l’acqua necessaria alla coltivazione in essere.
Una parte dello studio sarà dedicato a valutare gli effetti del cambiamento di sistema sull’ecosistema che circonda gli impianti e i campi agricoli che li adottano. Sarà quindi possibile valutare e nel caso correggere gli interventi valutando anche questo importante aspetto, e la collaborazione con l’osservatorio della biodiversità di regione Lombardia permetterà l’ acquisizione di dati scientifici importanti.
Lo studio in corso e gli investimenti che il Consorzio del canale Villoresi si sta preparando a fare prevede anceh un investimento da parte dei contadini. Durante l’incontro di ICSC è stato anche spiegato che , dato che il risparmio, e la conservazione, d’acqua irrigua è un bene per tutta al comunità, la regione Lombardia sta approntando anche uno studio economico per misurare quanto questo risparmio incida sul benessere comune per preparare dei bandi di finanziamento ad hoc per gli agricoltori che adotteranno le nuove metodologie.
La percentuale di finanziamento pubblico concessa agli imprenditori agricoli sarà commisurata al beneficio pubblico di quanto fatto. Ci saranno quindi studi mirati per progetti altrettanto mirati, che nella loro forma pratica diventeranno dei bandi regionali. La tempistica di queste forti innovazioni è di circa 3 anni: 2 per lo studio di fattibilità e almeno altri due per la messa a sistema. Ce la faremo? Penso di si. Si dice che chi comincia presto e bene, arriva in anticipo.
Articolo aggiornato il 16/06/2024 14:20