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Una nuova, forse perché non ci era ancora capitata, tipologia di operazioni truffaldine online sta diffondendosi via WhatsApp. Degli utenti con numeri che arrivano da paesi extra Europa, dalla Russia a Hong Kong fino al Regno Unito, creano dei gruppi WhatsApp cui aggiungono una serie di numeri di telefono di possibili vittime italiane, rubati sicuramente craccando i social, e propongono loro di ricevere del denaro tramite PayPal se eseguono una certa e non meglio specificata attività su Instagram e su Telegram. In alcuni casi specificano che si tratta di entrare a fare i follower con dei “mi piace” e dei “like” di non meglio specificati “influencer”.
È inquietante anche il fatto che fra i complici di questi “promoter” ci siano dei numeri di telefono russi, che parlano italiano, e che tutto accada nel momento delle elezioni europee. Nel migliore dei casi, chi saranno questi influencer che comprano interazioni e follower a 5 euro l’uno? Non si sa. I promoter dicono di essere una potente azienda che ha rapporti con le più grandi aziende di recruiter mondiali. Un brividino corre lungo la schiena. Sarà con qualcosa del genere che i servizi segreti di qualche paese hanno “reclutato” Giulio Regeni? E i numeri di telefono della Russia? Sarà mica Putin che compra follower in Europa usando i recruiter del KGB?
Il realtà è più probabile che tutto avvenga sugli scalini della stazione Centrale, o d piazza Gabrio Rosa, a Milano, e che qualche nordafricano smanettone stia approfittando del wifi gratuito. Probabilmente pensa che gli italiani siano tutti scemi e si lascino prosciugare il conto corrente dandogli i propri dati personali tramite WhatsApp. In ogni caso, dato che per pescano numeri di telefono a caso dai social, in particolare proprio da WhatsApp, che è usato proprio da tutti e potrebbe esserci qualche persona più debole che ci casca, pubblichiamo le raccomandazioni della polizia, che abbiamo interpellato nel momento della segnalazione del gruppo, usando la app Youpol.
Una serie di raccomandazioni mi sono state inviate dal centralino delle forze dell’ordine che risponde all segnalazioni di Youpol è che è bene condividere con più persone possibile. Si potrebbe dire che questo piccolo elenco si dovrebbe aggiungere a quell’insieme di regole di prudenza che impariamo tutti da piccoli, come “non salire in auto con degli sconosciuti”, “non farli entrare in casa”, e “non andare a casa loro”.
Articolo aggiornato il 05/08/2024 18:18
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Incredibile come sei riuscita a infilare il razzismo in questo articolo 😍 inoltre per creare una truffa così basilare non bisogna essere "smanettoni" lo può fare anche un bambino delle medie. Basta poi guardare i numeri all'interno dei gruppi whatsapp, oltre a quelli italiani (le vittime) ci sono spesso numeri +44 (UK) +1 (USA) +66 (Thailandia) +63 (Filippine), ma anche nel caso in cui siano russi, come fanno i mattacchioni nordafricani in Centrale ad ottenere questi numeri stranieri 😂
Perla il complottismo su Giulio Regeni 👏🌈
Almeno hai dato delle raccomandazioni utili nella parte finale 👌
Buona giornata :)
caro Pappagallo,
Non è razzismo, ma osservazione attenta, e giornaliera, di quegli scalini. Ci passo ogni giorno per lavoro e li vedo. Come dici tu, per creare una truffa così basilare non serve essere smanettoni, così come non è difficile avere dei numeri stranieri, stando in Italia, specie essendo stranieri. Si possono comprare telefoni da prestanome stranieri, oppure rubarli ai turisti. E i numeri russi... beh, stiamo parlando dl kgb. Cosa vuoi che sia distribuire un certo numero di smartphone per l'operazione? Anche l'invito su telegram sembra confermare...
Non c'è nessun complottismo su Regeni. E' un dato di fatto. Era stato mandato a raccogliere informazioni su un argomento delicato,senza protezioni e senza sapere esattamente chi le avrebbe ricevute, in un paese in cui la libertà d'informazione è messa peggio che in Italia. Chi fa il giornalista sa che la differenza fra un giornalista e una spia è nell'uso delle informazioni raccolte. Il giornalista le divulga subito al mondo, la spia le tiene segrete, le vende, oppure le consegna al suo governo. In alcuni paesi del mondo, e non sono pochi, questa differenza non è rilevata e giornalisti e spie sono considerati come fossero la stessa cosa, e vengono fatti fuori con gli stessi metodi. Altri paesi, come l'Egitto, ci mettono dentro anche gli studenti che raccolgono informazioni per la tesi in università occidentali. Un brutto posto, a parte Sharm.