Ossona

Ossona, la nuova pista ciclabile di via Marconi non è durata nemmeno fino all’inaugurazione

Il progetto e la costruzione, costati diverse migliaia di euro e finanziati con bando di regione Lombardia, per la pista ciclabile che da fondo di via Marconi, a Ossona, arriva fino in paese, non è durato molto. Neppure il tempo di essere inaugurata e la strada ha ceduto in alcuni punti, minacciando di diventare un autogol dell’amministrazione comunale uscente, in vista delle elezioni amministrative.

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Infatti, fino a questo momento le uniche cose che i cittadini sanno della proposta di Incontro, sono raccolte in un volantino patinato distribuito casa per casa in cui si fa una bilancio delle opere fatte negli ultimi 20 anni e di quelle in divenire o in via di completamento. La pista ciclabile di via Marconi è inserita fra le opere portate a termine dall’amministrazione comunale. Si tratta certamente di una sfiga.

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La strada e la pista ciclabile potevano anche aver un po’ di riguardo…

La strada poteva avere il senso dell’e ‘opportunità e cedere dopo il 9 giugno. In realtà la colpa non è di chi amministra, se non per il fatto che nessuno controlla come sono eseguiti i lavori. C’è anche il sospetto di una piccola furbata. Infatti, la pista ciclabile in un primo momento era prevista sul lato della strada che ha ceduto, a fine lavori è stata invece spostata dalla parte opposta della strada, quella che resiste su una base vecchia e collaudata dal tempo. In questo modo non possiamo dire che ha ceduto la pista ciclabile, ma piuttosto che ha ceduto il nuovo pezzo di strada asfaltato per poter allargare la strada e disegnare la pista ciclabile.

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Le foto

Il nuovo asfalto sembra essere in via di piegarsi verso il prato. Segno che è mancato un consolidamento profondo. Si, anche le strade hanno bisogno di fondamenta solide. In questo caso sembra che l’ingegnere che ha progettato l’allargamento sia stato molto ottimista sulle capacità di dilavamento del sottosuolo di Ossona. Se la pista ciclabile fosse rimasta al posto in cui era stata pensata, forse avrebbe resistito fino al 9 giugno. Le biciclette sono molto più leggere dei tir che passano sulla via Marconi. Ora alcuni buchi sono stati riparati in superfice, ma cosa succederà sotto la strada, quando pioverà di nuovo?

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 06/05/2024 12:55

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