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Aggressioni contro la polizia per algerino e marocchino arrestati. Cosa succede a Milano e chi incita la violenza?

Le aggressioni alla polizia sono il bilancio finale di un marocchino e un algerino arrestati dopo disordini. Giovedì 28 marzo, alla sera, la Polizia di Stato ieri sera ha fermato i due, di 17 e 19 anni, entrambi irregolari, per la rapina aggravata in concorso commessa venerdì 22 marzo. Tre rapinatori avevano strappato un orologio di lusso del valore di circa 20mila euro ad un 56enne montenegrino.

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Durante quella occasione uno dei tre rapinatori fu arrestato in flagranza. Durante l’arresto il rapinatore aveva colpito un poliziotto del nucleo Bike con un portone e, nel tentativo di scappare dall’ospedale, il rapinatore aveva colpito una poliziotta al viso con una testata, rompendole le ossa del naso. La donna ha dovuto essere operata per una ricostruzione delle ossa del viso.

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I poliziotti, nell’esaminare le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti attorno a via dei Giardini, sono riusciti a identificare anche gli altri due autori e sono iniziate le loro ricerche. Uno, un 19enne marocchino arrestato qualche tempo fa per spaccio di droga, lo hanno trovato in viale Monza. L’altro è un algerino 17enne, che era già stato arrestato a giugno per delle rapine a negozi e farmacie avvenute, era in via Padova. il 17enne avrebbe dovuto trovarsi in una comunità per minori, in cui doveva scontare la pena per le rapine. ne era scappato lo scorso novembre.

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Dopo l’arresto il 19enne, che si era dichiarato 16enne, è stato accompagnato nei laboratori del centro Labanof, per la datazione delle ossa del polso, che definiscono con certezza l’età anagrafica. Una volta stabilità la sua maggiore età, è stato portato del carcere di San Vittore, in custodia cautelare e in attesa del processo.

Pericoloso attacco contro la polizia. C’entra anche un appartenente ai centri sociali della zona

Gli arrestati

Erano le 17.50 quando dei poliziotti delle pattuglie della squadra mobile hanno riconosciuto il 19enne, in viale Monza, non lontano dal Mercato Comunale. Quando gli hanno chiesto i documenti per l’identificazione nel tentativo di fuggire ha iniziato a colpire i poliziotti con calci e pugni. Non ce l’ha fatto ma lo scoppio di violenza ha messo in pericolo l’incolumità degli agenti che hanno fatto parecchia fatica per bloccarlo e, anche se non sono andati in ospedale, hanno comunque ricevuto talmente tanti colpi e botti e sono andati a casa con diversi lividi.

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L’algerino minorenne

E’ peggio quanto successo invece quando i poliziotti sono andati a cercare l’algerino 17enne. Gli agenti lo avevano visto all’interno di un ristorante marocchino in via Padova, verso le 18.40, e lo hanno aspettato fino a quando, alla fine, è uscito. Lo hanno bloccato e mentre stavano caricandolo in auto, il 17enne si è messo ad urlare in arabo, incitandoli ad aiutarlo a scappare.

Aggressione alla polizia

Fra chi urlava e incitava la gente ad intervenire contro l’arresto c’era anche un italiano, in via di identificazione da parte delle forze dell’ordine. Però sembra si tratti di una persona già conosciuta e appartenente al centro sociale di via dei Transiti. Gli altri clienti stranieri del ristorante sono così usciti e hanno attaccato i poliziotti, lanciando loro di tutto, da piatti e bottiglie fino ai rifiuti raccolti nei cassonetti. I poliziotti sono stati circondati da una trentina circa di persone e alcuni hanno tentato di bloccare gli agenti alle spalle.

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Accerchiate le pattuglie di soccorso

Quando sono giunte le pattuglie dell’ufficio prevenzione generale in soccorso dei colleghi, gli stranieri le hanno accerchiate, tentando di bloccarle. Ci sono state delle colluttazione e uno dei poliziotti, durante le fasi dell’arresto, si è fatto male. Portato in pronto soccorso gli hanno diagnosticato una distorsione al ginocchio guaribile in 7 giorni. Infine sono riusciti ad arrestare anche il 17enne. Indossava ancora gli abiti usati durante la rapina e un paio di ciabatte. Gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in aggravamento della misura del collocamento in comunità, è stato condotto al CPA Beccaria. Gli altri stranieri si sono dispersi, per ora.

Niente foto e video

Nonostante ciò che è successo in viale Padova sia stato decisamente visibile a tutti non sono apparsi, nè su TikTok nè su Instagram, video o fotografie degli eventi. Una cosa che a Milano suona impossibile. E’ come se la pubblicazione di video sul comportamento di certi tipi di stranieri contro le forze di polizia fosse organizzata. Non è infatti al prima volta che succede. L’ultimo episodio di cui si è a conoscenza è successo pochi giorni fa, in zona Corvetto

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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