Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Un fuoco artificiale come fonte per i carabinieri della Stazione di Garbagnate Milanese, nella mattinata di tre giorni fa. È stato come se seguissero le briciole di pane di pollicino. Infatti, seguendole, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione di droga ai fini di spaccio, in concorso, una coppia di coniugi di 57 e 56 anni. Sono anche stati denunciati, questa volta in stato di libertà, per detenzione abusiva di munizioni e materie esplodenti.
I carabinieri li hanno scoperti con le mani nel sacco durante la perquisizione della loro abitazione, disposta durante un servizio di prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti. Raccolte le informazioni sulla loro attività di spacciatori, si sono recati a casa loro e nell’armadio della camera da letto hanno trovato 12 dosi di cocaina, per circa 4 grammi, e 2 pezzi di cocaina solida da 6 grammi e 13.750 euro in contanti, che sono stati considerati il provento dell’attività di spaccio.
In casa c’erano anche 5 bilancini elettronici di precisione, un proiettile cal. 7,65.e un fuoco artificiale del peso di 750 grammi. L’uomo, il 57enne, aveva in tasca altri 345 euro mentre la moglie, di 56 anni, aveva 900 euro. Ora si trovano ambedue agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.
Una delle leggende metropolitane piú diffuse è quella degli spacciatori che sparano dei fuochi artificiali per segnalare l’arrivo, e quindi la disponibilità, delle partite di droga a spaccini e clienti. È talmente diffusa che anche i drogati e gli spacciatori hanno cominciato a crederci davvero e a usarli come metodo di comunicazione.
Si tratta invece della controprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la droga rovina il cervello e rende scemi. Infatti il lancio del fuoco d’artificio è sicuramente visto dai clienti e spacciatori, ma è visto anche da carabinieri e polizia, che hanno le competenze tecniche per individuare la posizione del punto di origine del lancio quasi in tempo reale. Poi, devono solo appostarsi ed aspettare che spacciatori e clienti si radunino per dividersi la nuova partita, lasciarli fare per il tempo sufficente a raccogliere le prove, e sorprenderli poi uno ad uno.
Articolo aggiornato il 29/03/2024 10:46
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Che Lei debba fare del giornalismo e giusto, da fastidio hai spacciatori? Cavolo sì offendono pure...a dimenticavo ma lo sapete che sul ponte di mazzo nel bosco li vicino spacciano: basta "seguire " la fila di tossici...
PS
PER LO MENO COPRIRE IL NOME PER LA MIA INCOLUMITÀ PERSONALE
GRAZIE
Ho modificato i commenti. ma va fatta attenzione ad inserire il nome nei commenti. In genere lasciamo libera scelta e non tradisco mai le fonti confidenziali, ma per essere tali, non devono essere pubbliche.