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Se si seguono le notizie relative al residence Falcon, che si trova in piazza Unità d’Italia a Pero, si ha la sensazione di un terrificante groviglio di degrado in cui vige la legge del più forte e del più ladro, in cui i deboli sono destinati a soccombere a violenze e soprusi. Uno di quei posti in cui si può entrare solo con una scorta ben armata, e che sparge il male che genera, fra rapine, accoltellamenti e soprusi, nel resto della città.
È solo una sensazione. Sicuramente fra tutta l’umanità che lo abita nasce anche tanto bene. È però certo che è uno di quei posti in cui è necessario ripristinare il rispetto della legalità, delle regole e della convivenza civile.
Uno dei primi segnali del fatto che si sta iniziando a vedere qualche risultato è la notizia dell’arresto effettuato ieri mattina. Un 75enne egiziano che abita nel Residence ha denunciato un furto nella sua abitazione. Erano scomparsi 3 anelli del valore complessivo di 200 euro.
Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pero e hanno individuato un altro residente del Falcon, un 20enne egiziano, che girava con alle dita due degli anelli rubati. Lo hanno fermato e denunciato per ricettazione. I due anelli gli sono stati sequestrati e restituiti al legittimo proprietario. Inoltre, durante la perquisizione e l’identificazione, i carabinieri gli hanno trovato addosso 1 grammo di hashish e quindi è stato segnalato anche come assuntore di droga. Attualmente è quindi in attesa del processo per il reato di ricettazione che è avvenuto in flagranza.
La cosa importante, da sottolineare, è che anche se si tratta di situazioni di irregolarità, o di furti di oggetti che molti valuterebbero di scarso valore, le istituzioni ci sono state e la vittima, chiunque sia, è difesa.
Articolo aggiornato il 13/03/2024 20:11
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La cosa che mi dà fastidio è che le forze dell'ordine di Pero abbiano le mani "legate " perché è impossibile che al falcon non si possa stabilire là legalità; e sembra che i cittadini Peresi si debbano adattare alle loro "regole " come se noi fossimo al loro paese...
Io anche se sono stato minacciato da alcuni excomunitari per la mia denuncia che ho fatto ad Ahmed, non sono andato a fare la denuncia hai carabinieri, no perché non mi fido di loro, ma perché non mi fido più dalla magistratura...purtroppo molto probabilmente anche io arriverò a finire in galera perché non accetto che nella mia ITALIA io e altri nella mia stessa condizione di subire quelli del falcon.
Che convenienza c'è a fare cose che sai già finiranno per farti finire in prigione? Quando si vuole far vincere il bene sul male, non bisogna fare il male, ma il bene. Si è costruito un sistema democratico, in cui la giustizia non è affidata alla singola persona e determinata dalla aggressività che possiede, ma ad un sistema che divide anche chi giudica da chi applica le leggi per garantire a tutti il massimo della giustizia. E' imperfetto? E' vero. Non sempre giunge ad essere efficace, ma sicuramente è meglio della giungla della vendetta personale e quindi va rispettato. SI dice: la calma è la virtù dei forti, e aggiungo al pazienza e il senso della legalità di quella dei saggi. LA battaglia verso queste situazioni deve essere in forza alle leggi.