Hotel Lario. Non comunicava l’arrivo degli ospiti. Licenza sospesa
Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, ha firmato il decreto di sospensione per 7 giorni della licenza dell’ “Hotel Lario” in via Lario 40 a Milano. Ieri pomeriggio, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Milano lo hanno comunicato alla titolare, una donna cinese di 49 anni.
Lo scorso gennaio, durante un controllo casuale, è emerso che la titolare dell’hotel non aveva chiesto i documenti ai suoi ospiti e quindi non aveva comunicato – tramite la app dell’Ufficio Alloggiati Web – l’elenco dei nominativi degli ospiti. Il periodo in cui i poliziotti hanno notato la mancanza di registrazione è tra giugno 2023 e gennaio 2024.
Durante il controllo di gennaio, inoltre, è stata riscontrata la presenza in hotel di persone che avevano precedenti per reati contro la persona, inerenti alle armi e agli stupefacenti oltre che per resistenza a pubblico ufficiale.
Allert alloggiati
La registrazione e comunicazione degli estremi dei documenti di chi alloggia in hotel e pensioni sono disciplinate dall’articolo 109 del T.U.L.P.S, che impone ai gerenti anche l’obbligo di fornire alloggio esclusivamente a persone munite di un documento di riconoscimento ufficiale.
Non ottemperare a questo obbligo favorisce la condizione di pericolo per la collettività, e sottrae indebitamente agli organi preposti alla tutela pubblica un fondamentale strumento di controllo, predisposto dal legislatore allo scopo di contrastare il soggiorno nel territorio di soggetti pericolosi: l’alert alloggiati.
Infatti, quando i gerenti delle pensioni e degli hotel inseriscono i dati e le generalità dei clienti nella app dell’ufficio alloggiati, se il cliente è ricercato o pregiudicato, o ha il divieto di entrare in città, o è segnalato come, ad esempio, terrorista, sui computer della questura appare un alert rosso che avvisa immediatamente la centrale operativa. Evitare di registrare queste persone è come aiutarle a nascondersi.
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