Cesano Boscone

Cesano Boscone. Tentato omicidio o legittima difesa?

È ancora in condizioni gravi ma stazionarie il 32 ucraino accoltellato nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio in via Salvo D’Acquisto a Cesano Boscone. Era stato colpito da diversi colpi di coltello al torace e alla schiena da un 18enne colombiano che in serata si era costituito in caserma dei carabinieri a Cesano Boscone. Era stato ripreso dalle telecamere del Comune, che si trova proprio di fronte alla fermata dell’autobus 323 che porta al capolinea della metropolitana di via Bisceglie, luogo che è stato teatro dell’aggressione. La polizia locale di Cesano Boscone è stata la prima ad intervenire sul posto e a prestare soccorso al ferito.

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Il sindaco

Da quello che ha raccontato il sindaco di cesano Boscone, Salvatore Gattuso, dopo aver visionato le telecamere comunali, l’ucraino sarebbe arrivato a tutta velocità in via salvo d’acquisto, e si è fermato all’altezza della fermata dell’autobus, è sceso ed è corso dietro al colombiano. Il sindaco ha raccontato che dalle immagini si vedeva che avevano iniziato litigare e a picchiarsi a calci e pugni. Poi l’ucraino si è mosso verso la sua auto, una mercedes vecchissima, e si è accasciato a terra. Diversi passanti sono stati testimoni della scena e hanno chiesto i soccorsi. La chiamata al 118 è arrivata alle 15.55. Gli agenti della polizia locale intervenuti subito lo hanno soccorso nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza.

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Soccorsi

Sono stati proprio i soccorritori ad allertare il 112, perchè le ferite dell’uomo erano riconducibili ad una violenta aggressione. Il ferito era infatti stato colpito diverse volte al torace e alla schiena, dove aveva diversi tagli profondi, ed è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Niguarda con un’ambulanza di Ata Soccorso di Milano, dopo le prime cure sul posto, prestate dai medici e dagli infermieri di due auto dell’ATT di Milano. Il sangue sull’asfalto era davvero tanto. E’ ancora in ospedale, ma in prognosi riservata.

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Le indagini

Intanto è iniziato l’iter delle indagini. Il pubblico ministero di turno le ha affidate ai carabinieri della compagnia di Corsico, che hanno avuto il supporto del nucleo della squadra scientifica del comando provinciale di Milano. L’ucraino è stato identificato quasi subito. Si tratta di un 32enne residente in via Curiel, al quartiere Lavagna di Corsico, distante circa un chilometro dal punto dell’aggressione. Le immagini delle telecamere comunali mostrano i momenti della lite fra i due e il colombiano che si allontana con l’arma con cui ha colpito l’ucraino verso i giardini.

Le indagini e i rilievi dei carabinieri in strada sono continuati fino a sera e l’identificazione era quasi completa quando, poco dopo le 22.30, il 18enne colombiano stesso si è presentato in caserma, a Cesano Boscone, per raccontare la sua versione dei fatti. Su ordinanza di rito il giudice ha ordinato il fermo giudiziario e durante la perquisizione di rito è stata trovata l’arma.

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Aggressione o legittima difesa?

Il giovane colombiano è stato portato a San Vittore, ma la sua posizione potrebbe essere stata molto alleggerita. Infatti potrebbe trattarsi di legittima difesa, o eccesso di legittima difesa dato che alcuni dei tagli erano alle spalle, e non più di tentato omicidio, dal momento che le telecamere mostrano che il 18enne era stato aggredito e che l’aggressore era di fatto il 32enne. Sulle motivazioni e su quanto successo prima dell’arrivo dei due in via Salvo D’Acquisto non si sa ancora nulla ma è su questo che vertono le indagini dei carabinieri.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 07/02/2024 18:06

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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