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E’ giunta in redazione la notizia che lunedì 29 gennaio sarà abbattuto il filare di alberi che da circa una decina di anni orna, formando un boschetto piuttosto prezioso dal punto di vista ambientale, la via Monte Gallio a Ossona. Si tratterebbe di aceri, querce, noccioli, bagolari, e almeno un fico e un gelso e sono su una porzione di pertinenza del condominio che ha l’entrata in via Petrarca 18. La via Monte Gallio attraversa le campagne che circondano il piccolo paese del milanese e gli alberi fanno parte dell’ambiente naturale.
La decisione dell’abbattimento è stata presa dal condominio anche se gli alberi in realtà si trovano nella fascia di terra che il comune richiede di lasciare quale arretramento delle recinzioni, per ingrandire la strada in futuro, o come nel caso specifico, come area di rispetto della rete irrigua delle campagne. Li infatti come si può vedere dalle foto, si trova uno dei canali di irrigazione della rete del Villoresi. Questi canali è bene siano fiancheggiati da alberi frondosi per diminuire il calore e l’evaporazione dell’acqua durante i periodi caldi dell’estate.
Questa mattina, lunedì 29 gennaio, l’amministratore del condominio di via Petrarca ci ha informati che le piante oggetto dell’abbattimento sono solo robinie e altre infestanti diventate pericolose per i tetti delle case e per le persone e che la procedura per le richieste è stata eseguita a regola d’arte e seguita dall’ufficio tecnico del comune di Ossona.
L’area interessata è quindi in quella zona grigia della proprietà privata in cui se ne consente e, generalmente, se ne protegge, l’uso pubblico. Non sappiamo ancora cosa abbia spinto il comune di Ossona a permettere l’abbattimento di quegli alberi anche se la legge dice che anche gli alberi privati vanno protetti in quanto patrimonio ambientale della comunità. Penso infatti che il condominio abbia rispettato le procedure della legge sull’ambiente, prima di dar il via all’abbattimento.
In caso contrario, infatti, si troverebbe nella scomoda posizione di essere multato per ogni albero abbattuto e di esser obbligato alla sua sostituzione con un albero identico. La legge infatti dice che l’abbattimento di ogni albero che abbia una circonferenza del fusto uguale o maggiore di 80cm, nel suo punto più largo, necessita di una autorizzazione esplicita da parte del comune, mentre se è sotto gli 80 centimetri è necessario comunicare al comune l’abbattimento e attendere 30 giorni.
Se il comune non intraprende nessuna azione, ad esempio bloccando l’abbattimento con una ordinanza, entro i 30 giorni, allora vige la regola del silenzio assenso, e si può procedere all’abbattimento. Se non si è in possesso dell’autorizzazione, o se si abbattono gli alberi prima che siano trascorsi i 30 giorni, si è passibili di una multa fino a 498 euro, oltre all’obbligo di sostituzione, per ogni albero abbattuto. Una volta, però, ottenuti permessi bisogna affidarsi a una ditta specializzata che intervenga nel rispetto delle norme e della sicurezza di persone e cose. Basta poco, specie con quelli ad alto fusto, a causare un infortunio, e il responsabile è sempre il padrone di casa.
Articolo aggiornato il 29/01/2024 09:22