Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Siete sicuri di essere non binario? Ecco come le iniziative delle battaglie per il riconoscimento di diversi generi sessuali tendono a colpire sotto la cintura. Cosí, in un documento approvato dal ministero dell’istruzione e relativo alla formazione degli insegnanti che dovranno fare il concorso quest’anno, li si invita a qualificarsi come uomini, donne o appartenenti al genere non binario, in barba a tutte le dichiarazioni che il governo di destra attualmente in carica fa quotidianamente a favore della famiglia, e dei sessi, naturali.
La citazione deI genere sessuale “non binario” sembra proprio una presa per i “fondelli” nei confronti del governo e ha fatto notare a tutti gli insegnanti che i dirigenti dei ministeri non leggono ciò che firmano. Se firmano senza leggere, però, sarebbe già una notizia positiva. Infatti, se il ministero, i politici, gli impiegati e i dirigenti, sapevano dell’esistenza, nel documento, del terzo genere sessuale “non binario” i presi per i fondelli sono gli elettori del governo di destra.
La parte di documento che vi mostro, e che asserisce che esista un terzo genere sessuale su cui non passano i treni (non è un binario), è la Missione 4 del Pnrr, piano di resistenza e resilienza, che riguarda la scuola di domani, edito dal ministero dell’Istruzione e del merito. La chiamano anche scuola futura. Inutile dire che è un documento finito nelle mani di quasi tutti gli insegnanti d’Italia e che ha scosso e diviso le coscienze.
Ci sono infatti gli insegnanti che si occupano delle competenze Stem, cioè insegnano matematica, elettronica, informatica, ingegneria e altre materie scientifiche, che attribuiscono al genere sessuale non binario tutto ciò che è relativo al sesso ma non è su base 2. Questi insegnanti stanno discutendo animatamente con gli insegnanti che si occupano delle materie umanistiche che alla parola “non binario” attribuiscono un significato romantico quanto un treno e rispondo pubblicando poesie e testi di canzoni.
La si mette sul simpatico ma la questione di queste parole che si infiltrano nei documenti racconta i particolari di una guerra, o forse una guerriglia, fredda che alcune persone di potere burocratico combattono nei posti pubblici e il cui scopo non è certamente la difesa, o la conquista, di diritti civili. Sicuramente non li si conquista definendo le persone”non binarie”. Lo scopo sembra essere invece l’affermazione del loro potere, la sua qualificazione come immutabile e il disprezzo che provano nei confronti dei cittadini normali, cioè binari, su base 2.
Articolo aggiornato il 27/12/2023 21:29