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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
La polizia locale del comando unico Nerviano – Pogliano ha identificato il responsabile del grave smaltimento illegale di 7 fusti di rifiuti pericolosi a Nerviano, concludendo così una indagine complessa e cruciale. Le sostanze, risultate poi essere olio per motori e solventi industriali, sono state scaricate lo scorso maggio in diverse zone, tra cui Via dei Boschi, Via Primo Maggio, e nei pressi del sottopasso di Cantone.
Subito dopo la scoperta, l’ intervento immediato di una ditta specializzata ha permesso di campionare le sostanze e analizzarle, classificandole come rifiuti pericolosi. Grazie alle prime informazioni raccolto e alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso alcuni dei momenti dell’abbandono, si è risaliti al veicolo, un furgone, e ad un pezzetto della targa, successivamente identificato come appartenente a una società di noleggio. Le immagini hanno mostrato l’uomo che, dopo aver aperto i portelloni del furgone, ha accelerato bruscamente e ha disperso i 7 fusti da 200 litri pieni delle pericolose sostanze nelle tre diverse zone della città.
Ulteriori indagini hanno condotto all’identità del noleggiatore, residente a Busto Garolfo. Chiamato dalla polizia locale a presentarsi, è andato al comando ma non è riuscito a fornire delle informazioni sulla persona che ha effettuato lo scarico. In seguito a riconoscimenti fotografici, l’autore del reato è stato individuato, aveva sulle spalle dei precedenti di polizia. ed era quindi inserito nello sdi ( sistema digitale interforze).
Quando è stato convocato al Comando per la notifica degli atti, l’indagato però non si è presentato, ed è quindi iniziata la procedura di ufficio per l’ordinanza di arresto. Infatti l’abbandono di rifiuti pericolosi è un reato penale grave che prevede l’arresto in flagranza e una condanna al carcere Le accuse comprendono il reato previsto dal testo unico ambientale e la mancata ottemperanza a un ordine dell’autorità.
Articolo aggiornato il 23/12/2023 15:25