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La denuncia della scomparsa di Roberto Coppola risale al 1 luglio del 2016. Aveva 40 anni e si trovava a Calgary, in Canada. Sparisce dopo una telefonata alla madre, che vive in Italia, in cui dice di trovarsi in difficoltà e di aver perso il lavoro. Faceva il cuoco ed era abituato a viaggiare ma si teneva in contatto con la famiglia. Da quel momento però la madre non sa più nulla.
Tenta di contattarlo più volte al telefono ma non risponde. Dopo qualche mese al suo cellulare però risponde una donna con accento ispanico che dice di aver trovato il telefono per strada. I tentativi di rintracciarlo da parte delle forze dell’ordine, dopo la denuncia di scomparsa, si conclusero con un nulla di fatto nonostante avessero cercato anche utilizzando i canali internazionali. Secondo quanto disse la madre alla trasmissione Chi l’ha visto le ultime ricerche delle forze dell’ordine furono negative e dopo un certo periodo chiusero le indagini dichiarando possibile la scomparsa volontaria oppure di un suicidio.
A luglio 2023 sono passati sette anni dalla scomparsa. E’ il termine in cui viene anche dichiarata la morte presunta di chi non dà più notizie di sé. Su input dell’ufficio del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, quindi, lo scorso agosto la polizia di Milano ha aperto delle nuove indagini per determinare, appunto, se Roberto Coppola fosse vivo oppure morto, e in questi giorni la Polizia di Stato di Milano è stata informata dall’interpol di Washington DC che Roberto Coppola è vivo e si trova in Texas, in buone condizioni di salute.
La buona notizia è arrivata dopo che gli agenti della squadra mobile della Questura di Milano lo scorso 25 agosto avevano sentito nuovamente la madre, perché erano emerse delle circostanze diverse ed era necessario valutare se la scomparsa fosse davvero volontaria oppure riconducibile ad un possibile omicidio. In base a queste novità era stata redatta e trasmessa alla Procura della Repubblica di Milano del tribunale di Milano una nuova comunicazione di notizie di reato.
Sono state quindi attivate delle rogatorie giudiziarie verso il Canada e gli Stati Uniti. La squadra mobile di Milano, attraverso il servizio per la cooperazione internazionale di polizia ha chiesto informazioni anche in Norvegia dove Roberto Coppola aveva vissuto per un certo periodo. Infine la pista giusta la ha data ancora la madre, che aveva saputo da alcuni conoscenti che il figlio aveva detto di voler andare in Texas con un camper. Grazie alla direzione dell’esperto per la sicurezza dell’ambasciata d’Italia a Washington DC, è proprio in Texas che è stato rintracciato Roberto Coppola. Ora a 47 anni e sta bene.
Articolo aggiornato il 16/12/2023 11:31