Sesto San Giovanni. Ancora il Monossido di carbonio. Fa più stragi del terrorismo. 1 donna e 3 bambini intossicati
Un altro grave caso di intossicazione da monossido di carbonio. Questa volta è successo in un appartamento di Sesto San Giovanni. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Sesto San Giovanni sono intervenuti ieri, domenica 3 dicembre, nel tardo pomeriggio, in un appartamento di via Pirandello 20.
Una madre e i suoi tre figli sono stati ricoverati al pronto soccorso dell’ospedale di Niguarda, in codice giallo, e per tutti è stato necessario il trattamento in camera iperbarica. I tecnici del Vigili del fuoco intervenuti sul posto al momento dell’emergenza hanno riscontrato il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento, che ha causato l’accumulo del gas nell’appartamento e la conseguente intossicazione.
Sul posto è intervenuto anche il nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco, insieme al personale dell’ATS, che ha provveduto a porre sotto sequestro l’impianto difettoso. Un altro episodio di grave intossicazione dal monossido di carbonio, e un’altra strage sfiorata, che sottolineano l’importanza della manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento e la necessità di monitorare attentamente eventuali segnali di malfunzionamento.
Morire nel sonno per il monossido di carbonio
Ogni anno, agli inizi dell’inverno si registrano diversi casi e sono molte le persone che rischiano inutilmente la vita. Evitare di morire intossicati dal monossido di carbonio è infatti facile: basta prevedere un buco, una presa d’aria, nelle stanze in cui vi è una combustione di qualsiasi tipo, che sia gas metano o gpl, oppure legna o altri materiali. Per avvisare che gli ambianti si stanno saturando, inoltre, c’è un piccolo sensore, che costa pochi euro, in grado di segnalare la presenza del pericolosissimo gas.
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