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Alla redazione del nostro giornale è arrivata una lettera aperta sulla chiesetta di San Giuseppe in campagna, scritta, e inviata, dai consiglieri nel consiglio comunale di Cuggiono, Gianfranco Ronchi e Pietro Prina di Grande Nord. La cappella versa in condizioni di degrado e incuria a causa della mancanza delle manutenzioni necessarie.
Egregio sig. Sindaco Cucchetti Giovanni
Oggetto: lettera aperta per cappella di San Giuseppe in campagna
Non è nostra abitudine commentare, alle domande fornite nelle interrogazioni, le successive risposte dell’Amministrazione comunale, tuttavia, questa volta non possiamo esimerci dal farlo.
Nell’interrogazione del 24.7.2023 inerente alla cappella S. Giuseppe in campagna, oltre a segnalare lo stato di incuria dell’edificio religioso e dell’area circostante, abbiamo fornito un elenco di interventi di manutenzione e proposte di miglioria (viste solamente dall’esterno in quanto non visitabile); inoltre chiedevamo di individuare con certezza di chi fosse la proprietà del manufatto e del terreno antistante.
Per quanto riguarda il terreno dichiarate che è di proprietà della Parrocchia di San Giorgio, come da visura catastale, di questo prendiamo atto. Mentre per ciò che concerne l’edificio religioso ci fornite una risposta laconica, opinabile, superficiale, che alleghiamo. Riteniamo la risposta che date in merito alla proprietà estremamente sbrigativa: “la cappella è della parrocchia”, facendo riferimento unicamente ad un documento della Conferenza Episcopale Italiana (scaricabile da chiunque), che a nostro avviso non certifica la proprietà esclusiva del bene, non si richiama un documento che attesti l’avvenuta voltura catastale o di un comodato d’uso.
Un possibile chiarimento, in merito alla proprietà, può venirci ricorrendo alla storia: La cappella S. Giuseppe in campagna risale al 1747, nel febbraio del 1748 venne benedetta, nel mese di marzo donata alla locale Scuola del Santissimo Sacramento. Nel 1810 tramite decreto Napoleone soppresse le congregazioni religiose “minori” e confiscò a beneficio dello stato i beni e gli edifici religiosi collegati, quindi un ragionevole dubbio su quanto da Voi dichiarato nella Vostra risposta, che la cappella sia un bene ecclesiastico ci viene.
Un detto dialettale ci pare confacente e recita: “titum e titela, l’è tua, l’è mia, l’è morta a l’umbria”, per esprimere un grande dubbio di competenza e alla fine la situazione non si sblocca: l’edificio rimane chiuso e si deteriora. In attesa di un Suo cortese riscontro, le auguriamo una serena giornata. I consiglieri Gianfranco Ronchi, Pietro Prina.
Articolo aggiornato il 17/11/2023 09:09
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Buongiorno, in merito all edificio di S. Giuseppe in campagna Cuggiono , i volontari hanno fatto ricerche e scoperto la bravata, il don che verrà
a breve spostato, voleva scippare la cappella senza risalire al proprietario e d'accordo col sindaco hanno iniziato a dire e scrivere 'è parrocchiale' !! Abbiamo pubblicato la lettera su 'sei di Cuggiono se..' Su Settegiorni 27.7.24 c è l articolo. È PRIVATA ! um certo Rossi di Buscate .
Potere pubblicare la lettera che abbiamo inviato settimana scorsa. Grazie . I volontari. 29.7.24
Armida, buongiorno. Dalle sue lettere e dal suo commento ho capito che state litigando con il parroco di Cuggiono per la proprietà di una cappella per ottenerne il restauro. Quando c'è una lite in corso, noi di News Zoom, per politica aziendale, non ne prendiamo parte ma attendiamo che si sia conclusa per raccontarne la storia e gli effetti ( e chi ha vinto), ma se questa cappella da restaurare è di proprietà di questo Rossi di Buscate, è con lui che dovreste litigare perchè la restauri, e non con il parroco, che non ci può far nulla se non celebrarci la Messa, giusto? Quindi, perchè mai ci litigate? Altra considerazione: se avete già pubblicato una lettera su un gruppo Facebook, per noi non è più una notizia, dato che il contenuto è già a conoscenza di tutti. Quindi perchè mai dovremmo pubblicare qualcosa? Per perdere tempo? Signora, qui funziona che le notizie si pubblicano, ma la pubblicità si paga.