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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Corso di ricerca scomparsi nei comuni di Cassano Magnago e di Comabbio. Tra il primo e il 15 di ottobre tra i due comuni si è svolta una importante edizione del corso di abilitazione di protezione civile dedicato alla Ricerca delle persone scomparse. Hanno partecipato volontari delle protezioni civili di Cassano Magnago, Carnago, la odv Garibaldi di Busto Arsizio e della Guardia Nazionale odv. I volontari ammessi al corso avevano già partecipato, e superato, i corsi propedeutici di gps e navigazione terrestre. L’organizzazione logistica e la docenza del corso erano a cura della Guardia Nazionale.
Si è trattato di un corso specialistico, particolarmente tecnico e strategico, in cui i volontari delle protezioni civili hanno studiato e approfondito la parte teorica e legislativa che riguarda la ricerca delle persone scomparse, e che tocca aspetti importanti del rispetto della costituzione e della libertà individuale, hanno analizzato i mezzi e le squadre organizzative che si possono trovare sul campo, e con cui bisogna collaborare.
Gli allievi hanno ascoltato i suggerimenti e le spiegazioni di Vigili del fuoco, infermieri e soccorritori e infine hanno partecipato a 3 esercitazioni con scenari compositi fra diurni e notturni in cui hanno lavorato insieme diversi tipi di squadre appartenenti a diverse istituzioni e corpi.
Concluso domenica 15 ottobre il corso di Protezione Civile per “Ricerca Dispersi”: un corso di formazione molto importante ed estremamente “sentito” dai Volontari di Protezione Civile che per 15 giorni hanno seguito approfondite lezioni in aula sui vari aspetti della ricerca di persone scomparse, e si sono cimentati in tre esercitazioni sul campo, diurne e notturne.
Droni, unità cinofile, ricerche e soccorso di persone scomparse in ogni possibile ambiente, leggi e normative, tecniche di ricerca a terra e in acqua, primo soccorso e trattamento di persone affette da patologie psico-fisiche: sono solo alcuni degli argomenti trattati in questo importante corso, riconosciuto e validato da SSPC-Polis Regione Lombardia, che è stato seguito con profitto da tutti i partecipanti, in piena sicurezza in tutte le manovre esterne. Un “grazie” di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questa importante iniziativa:
- – il Comune di Cassano Magnago, ed i suoi impareggiabili Volontari di Protezione Civile per la amichevole ospitalità e assistenza;
- – la Polizia Locale di Cassano Magnago ed il Comandante, Raffaele Esposito, per le sue preziose lezioni;
- – il Nucleo Cinofilo dei Vigili del Fuoco di Monza, per la loro insostituibile esperienza e competenza;
- – l’Associazione Cinofila “La Lanterna di Diogene”, la cui competenza ha reso possibile realizzare delle esercitazioni sul campo davvero impareggiabili per valore formativo;
- – il Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Varese che ha messo a disposizione i sofisticati droni a pilotaggio remoto e il relativo supporto tecnico, fondamentali per la riuscita delle prove esterne;
- – il soccorritore AREU Antonello Puccia e l’infermiera professionale Paola per le preziose lezioni di primo soccorso;
- – il Comune e la Polizia Locale di Comabbio che hanno gentilmente autorizzato l’esercitazione in ambiente lacustre, molto importante per completare l’iter formativo dei Volontari.
- Ai Volontari partecipanti, da oggi veri tecnici del soccorso, che hanno dimostrato capacità reali di gestire ogni aspetto di questa delicatissima e difficile attività di emergenza, tutti i nostri migliori complimenti e auguri!!
Tutti i volontari che hanno partecipato sono riusciti a superare il corso, e, ve lo assicuro dato che ero una dei 4 volontari della Guardia Nazionale che hanno partecipato, non è stato per nulla semplice. Proprio perché superare gli esami di questo corso non è stato facile, la soddisfazione di avercela fatta è grande. Oggi questi volontari possono essere definiti dei veri tecnici del soccorso.
Le tre esercitazioni previste dal corso erano una ricerca scomparsi in ambiente boschivo diurno, una ricerca scomparsi in ambiente boschivo notturno, e una esercitazione composita diurna boschiva in scenario lacustre, in cui l due squadre Sar ( search and rescue) di Protezione Civile, una squadra Saf di Protezione Civile con sommozzatori, due squadre cinofili, una squadra soccorritori e una squadra di volo droni hanno simulato la ricerca di una donna, affetta da problemi psichici, scomparsa.
I volontari che hanno partecipato al corso e alle 3 esercitazioni si sono dovuti quindi confrontare non solo con le loro capacità di ricerca delle persone scomparse all’interno di un bosco, ma anche con i rapporti con il PCA, punto di comando avanzato, l’UCL, Unità di Crisi Locale, dei Vigili del fuoco, con la zonizzazione dell’area di ricerca, con i collegamenti radio fra loro e con il PCA, con la collaborazione con le unità cinofile sia dei Vigili del Fuoco sia della protezione civile e le loro modalità operative, con l’assistenza da dare ai sommozzatori, ai soccorritori e alle unità di volo.
I volontari hanno testato le loro modalità per il briefing e per il debriefing e con la compilazione della documentazione necessaria ad attestare la loro attività, partendo dall’attivazione per arrivare ai rapporti di fine intervento. Una importantissima lezione informativa è stata tenuta sui modi migliori per approcciarsi a persone con autismo, ad anziani malati di demenza senile o di Alzheimer, che sono categorie importanti fra le persone che possono perdersi soprattutto nelle aree boschive.
Purtroppo la protezione civile nel nostro paese è molto trascurata. I corsi sono pochi e hanno pochissimi posti a disposizione. La maggior parte dei gruppi comunali sono composti da persone di grande volontà ma con età che non permettono loro di essere attivi. Spesso hanno superato il corso base di protezione civile da alcuni decenni, ma non hanno più seguito altri corsi di aggiornamento o specialistici.
Così, quando capitano le emergenze, e c’è bisogno di persone che possano coadiuvare i professionisti, le forze dell’ordine, ci si trova con volontari anziani, che fanno fatica a camminare per periodi lunghi, che non hanno alcuna esperienza e che vanificano, così, tutti gli sforzi fatti per rendere le operazioni celeri e organizzate e, quindi, efficienti. Nella Guardia Nazionale oltre ad una continua formazione si segue anche un fitto calendario di esercitazioni che permettono di affinare e mantenere vive le capacità acquisite con i corsi di abilitazione.
Una gallery di fotografie racconta alcuni attimi delle 2 settimane di corso affrontati dai volontari. Sono poche e non raccontano l’intera storia. quando si sta lavorando su una cosa così delicata infatti, non è facile avere anche la documentazione fotografica adatta. I protocolli di emergenza, infatti, non prevedono la presenza di un fotografo. Si sta tentando di salvare delle vite, e si ha poco tempo. Non lo si spreca mettendosi in posa, neppure durante le esercitazioni, che devono essere il più simili possibile a ciò che bisognerà affrontare nella realtà.
Articolo aggiornato il 25/10/2023 09:12