Le commissioni dell’Europa e l’ambiente. Vittoria importante sull’euro 5
Di quanto succede in Europa e nelle commissioni europee sappiamo sempre troppo poco. Decidono, scrivono leggi e spesso accade che ci si trovi a doverle rispettare senza neppure sapere da dove arrivino e chi le ha firmate. Molto spesso sono leggi che derivano da culture e modi di vivere molto lontani dai nostri. Siamo europei? beh è un dato di fatto, non lo siamo certamente per una scelta. E come sempre, quando i potenti del mondo trovano conveniente costruire un’entità statale nuova, e sanno di non avere l’approvazione della gente, tentano di imporla, e spesso ci riescono.
E’ una visione cinica, ma il fatto di non essere liberi, di saperlo e di non avere voglia di ribellarsi, non implica anche il non volerlo scrivere. Comunque, qualche successo di tanto in tanto arriva. Abbiamo da poco saputo di aver corso il rischio di veder vietare l’uso delle auto e dei camion euro 5 in Piemonte dallo scorso 15 settembre, ma anche che la Lega, guidata dal Ministro Salvini, ha vinto una dura battaglia tra la Regione Piemonte e l’UE, che lo voleva imporre.
Una dichiarazione del consigliere regionale Andrea Cane
“L’impatto della restrizione avrebbe insistito in Canavese sui Comuni di Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Chivasso, Ciriè, Ivrea, Leinì, Mappano, Rivarolo Canavese, San Maurizio Canavese, Settimo Torinese e Volpiano. L’azione sinergica che ha coinvolto tutti i livelli della Lega, con la presentazione di una mozione per le azioni a contrasto del blocco Euro 5 a prima firma del capogruppo Lega in Consiglio regionale Alberto Preioni, fino al lavoro svolto dal presidente della commissione Politiche Ue e deputato della Lega, Alessandro Giglio Vigna, passando per l’azione incisiva sul Governo di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e segretario del partito in Piemonte, dimostra che l’ascolto dei cittadini piemontesi e delle imprese continua a vincere sulla miopia dei provvedimenti Ue”.
Un buona notizia
Una buona notizia che ci è stata scritta anche in una lettera al direttore che abbiamo pubblicato pochi minuti fa e che apre un argomento davvero interessante sulle questioni legate alla gestione dell’ambiente e alle imposizioni che finora si sono avute dall’Europa, senza tenere conto della situazione economica dell’Italia, e soprattutto degli italiani.
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