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Tutto è iniziato questa notte alle 4.38 con un terremoto di magnitudo 3.3. L’epicentro era a Marradi, in provincia di Firenze, sull’appennino tosco emiliano, a pochi chilometri anche da Imola, in provincia di Forlì, in Emilia-Romagna. Poi alle 5.10 un’altra scossa di terremoto ha colpito la montagna a solo 8 km di profondità, magnitudo 4.8. La forte scossa si è sentita fino a Firenze e nella pianura in Emiliana. La gente è scappata dalle case, e ha aspettato il sorgere del sole fuori casa.
Al momento non si registrano vittime, ma ci sono stati dei danni. Nelle cittadine montane di Marradi e di Tredozio, le più vicine all’epicentro, ci sono stati dei crolli, e sembra che la zona più colpita sia quella del forlivese. In queste ore i Vigili del fuoco stanno effettuando i sopralluoghi preliminari nelle zone dell’epicentro, soprattutto nel territorio dei comuni di Modigliana, Tredozio, Portico, Rocca San Casciano, Dovadola e Castrocaro.
Sulla parte emiliana sono in corso sorvoli dei territori colpiti, con un elicottero, da cui sono giunte, questa mattina le segnalazioni e le richieste d’aiuto. Tante le crepe nei muri degli immobili e a Tredozio è stata evacuata la casa di riposo. I COC ( centri operativi comunali) delle forze dell’ordine e della protezione civile dei comuni interessati dal sisma e quelli nelle vicinanze sono stati attivati. Dato che l’emergenza coinvolge due regioni la coordinazione degli interventi è di competenza nazionale, sotto la responsabilità del Dicomac, la direzione di comando e controllo, presso il dipartimento di Protezione civile nazionale sito presso il ministero dell’Interno.
Articolo aggiornato il 18/09/2023 15:29