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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Questa mattina alle 7.11 è iniziato lo sgombero dei rom che si erano ristabiliti in via Cavour a Marcallo con Casone, sotto al ponte dell’autostrada, nella località fra Menedrago e Casone, nell’area già confiscata agli stessi dallo Stato. Sul posto ci sono carabinieri, polizia di stato, polizia locale, i Vigili del fuoco, e un’ambulanza della croce Azzurra, per ogni evenienza. Lo sgombero è eseguito a regola d’arte. (Foto di repertorio )
Nello sgombero di oggi sono state allontanate 12 persone, 5 maggiorenni e 7 minorenni . Hanno varie nazionalità, nonostante siano appartenenti ad un unico nucleo familiare. Alcuni hanno la cittadinanza italiana, altri sono serbi, ce ne sono alcuni con nazionalità olandese e altri francese. Dopo l’allontanamento forzato, gli immobili sono ora a disposizione dell’Agenzia dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata” che si occuperà della messa in sicurezza, della pulizia e del ripristino delle condizioni di conservazione del luogo.
La villa abusiva e le altre installazioni che erano state costruite dagli occupanti entrano con tutti i diritti a fare parte del patrimonio dello Stato e il comune di Marcallo con Casone, o altri enti sociali, potranno chiederne l’uso in comodato gratuito per effettuarvi attività sociali. Sarà un modo per restituire alla comunità quello che i rom si sono portati via dalle case di tutto i comuni circostanti. L’unica attenzione che bisognerà avere nelle prossime ore sarà quella che gli sgomberati non trovino un altro posto per accamparsi, o non tornino lí, per continuare a danneggiare l’ambiente, la sicurezza e la tranquillità degli abitanti onesti con il loro modo di vivere contrario ad ogni legge e diritto.
La storia di quel campo rom con Villa e delle battaglie del Comune di Marcallo per il rispetto della legalità dura da molti anni. Anche lo scorso luglio vi era stato uno sgombero conseguente ad un decreto di confisca a conclusione della lunga vicenda giudiziaria. Erano state allontanate circa un centinaio di persone. Ma alcuni che conoscevano la posizione del rifugio erano probabilmente tornati e oggi si è conclusa l’operazione di acquisizione concreta e di allontanamento degli ultimi “abitanti”. Il Comune di Marcallo è da tempo in contatto con l’Agenzia dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata” nella cui disponibilità c’è ora anche la terra e la villa, e sta valutando le varie opzioni d’uso.
Articolo aggiornato il 31/08/2023 15:21