Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Alle 8:50 di ieri mattina la centrale operativa della Questura di Milano ha diramato una segnalazione via radio che indicava che era appena stata commessa una rapina in un supermercato di Corso di Porta Nuova. Il rapinatore si era entrato nel supermercato aveva regolarmente acquistato una confezione di spaghetti e poi, parlando male in italiano, ha detto la commessa che voleva del gelato che era nella freezer dietro la carta. La commessa ha preso il gelato, l’ha messo sulla cassa e poi ha battuto lo scontrino.
Quando il cassetto si è aperto, il rapinatore velocissimo ha aperto lo sportello della cassa ed è entrato nella postazione, ha puntato un coltello alla gola della cassiera e, con l’altra mano, ha arraffato il denaro. Un magro bottino, solo 105 euro. Poi il rapinatore è uscito dal negozio ed è fuggito verso via Parini, mentre la cassiera allertava il Nue 112.
La segnalazione è stata raccolta dagli agenti della squadra mobile, che hanno raggiunto la zona della rapina avendo già in mano una descrizione sommaria del rapinatore recuperata dai loro colleghi che hanno visionato il video della telecamera di sicurezza del supermercato. Cercavano quindi un uomo giovanissimo con un evidente graffio sul volto.
Una delle squadre dei poliziotti, immaginando che per eludere i controlli in strada, il rapinatore avrebbe preferito addentrarsi nei giardini Indro Montanelli, in 5 minuti ha raggiunto il parco e ha notato quasi subito un giovane seduto su una panchina dove era appoggiata una felpa simile a quella della descrizione. Il ragazzo aveva anche il graffio sul viso che si vedeva nelle immagini delle telecamere.
Lo hanno quindi fermato. Era senza documenti e irregolare sul territorio nazionale, ma in tasca aveva 105 euro in contanti. Il ragazzo prima ha dichiarato di essere un 19enne marocchino, poi ha corretto la sua dichiarazione e ha affermato di essere minorenne. Quindi è stato accompagnato al centro Labanof, cioè al laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense per essere sottoposto ad una visita medico legale che ha invece confermato la sua maggiore età.
Una volta identificato tramite la foto segnalazione si è saputo che aveva sulle spalle alcuni precedenti. Anche se non è stato trovato il coltello, di cui si è disfatto probabilmente lungo la strada della fuga, il diciannovenne è stato accusato di rapina a mano armata, arrestato e portato a San Vittore Dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Articolo aggiornato il 31/08/2023 15:42