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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Il ripristino della pista ciclabile di Vittuone, che corre a lato della ferrovia passa obbligatoriamente per l’abbattimento del filare di pioppi che vi si trova accanto. Infatti le radici troppo superficiali dei grandi alberi, alti più di 10 metri, avevano invaso la sede della pista ciclabile, prendendola inutilizzabile. Era difficile da percorrere persino a piedi e se qualcuno correva per prendere il treno si rischiava la vita.
Gli alti alberi inoltre erano diventati instabili, ed erano pronti a cadere nel caso in cui si fosse scavato nella pista ciclabile per ripristinarla senza prima tirarli via. Le radici non erano andate in fondo nel terreno probabilmente perché, quando sono stati piantati, e anche negli anni seguenti nessuno ha pensato a bagnarle nel modo corretto, cioè copiosamente e in profondità.
Gli ambientalisti di Vittuone, nelle scorse settimane, si sono lamentati degli abbattimenti programmati dall’amministrazione comunale per ripristinare la pista ciclabile. Questo ha portato un vero non sense politico. Gli ambientalisti si sono schierati contro la pista ciclabile., così come spesso la stessa formazione politica si batte per lo strenuo il risparmio dell’acqua e colpevolizza chi bagna i giardini.
Non aver bagnato quelle piante ha determinato oggi la necessità di abbatterli per evitare che, cadendo, finiscano sulla ferrovia, interrompendo le corse dei treni, o sulla strada, magari mentre passano delle auto. Pur coscienti della situazione gli aderenti di Lega Ambiente, sostenuti anche dai Verdi Lombardia rappresentati dall’ossonese Gilberto Rossi.
Sulla loro pagina Facebook gli ambientalisti scrivono: “Oggi Il 13 luglio si è tenuto il secondo incontro tra l’amministrazione comunale, il circolo Vit-A Legambiente e l’associazione SU LA TESTA. Su nostra richiesta erano presenti, oltre alla Sindaca, il vice sindaco Ivana Marcioni, la capogruppo Anna Papetti, l assessore Angelo Poles e l’assessore Cassani, l l’architetto Ciacci.
Da parte dell’amministrazione e dei responsabili del progetto, Cassani e Ciacci, in buona sostanza è stata ribadita la decisione di procedere ai lavori di adeguamento della pista ciclabile che prevede l’abbattimento integrale del filare dei 98 pioppi cipressini interessati dai lavori lasciando aperta solamente la possibilità di poter ridiscutere eventualmente quantità e qualità delle piante in sostituzione.
Noi abbiamo ripresentato in forma di documento scritto le nostre osservazioni, in parte già formulate nell’incontro precedente, per poter arrivare a soluzioni alternative.
Pensiamo di aver fornito all’AC elementi coerenti e circostanziati, sia in riferimento alle prescrizioni di RFI che alla perizia dell’agronomo, che andrebbero riconsiderati con attenzione e che potrebbero portare a significative e importanti modifiche al progetto, salvaguardando sia la dovuta e necessaria sistemazione della pista ciclabile ma anche, se non tutto, in grandissima parte il patrimonio arboreo messo in pericolo dai lavori programmati.
Abbiamo capito che i lavori dovrebbero iniziare il 17 luglio prossimo, ma al momento, non siamo ancora in grado di sapere con certezza come verranno realizzati, e se sono stati tenuti in conto i nostri suggerimenti”.
Seppur a voce e al telefono l’ufficio stampa dei Verdi abbia sempre rinnegato Gilberto Rossi, di Ossona ( dicono anche che non abbia neppure la tessera dei verdi) e nonostante le sue esternazioni abbiano spesso inguaiato, come questa volta, il loro movimento, di fatto l’ossonese continua ad essere il plenipotenziario della voce dei Verdi in Lombardia.
Egli parla a nome loro e a nome dell’alleanza sinistra verdi ambientalisti e, non essendo ancora arrivata una voce scritta che faccia chiarezza sugli incarichi politici del proprietario dell’unica palazzina di appartamenti e negozi in affitto, a proprietario unico, di Ossona, (con copertura in amianto) riportiamo la sua posizione contraria al rifacimento della pista ciclabile di Vittuone. Se i vertici dei verdi vorranno smentire,accetteremo con gioia la loro voglia di trasparenza, se riesce a superare la loro incoerenza. Anzi no,saremmo felici di un locale qualunque loro rettifica, anche incoerente.
Articolo aggiornato il 15/08/2023 19:56