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Basta una pinta di birra per perdere i riflessi e rovinare tante vite

L’incidente stradale di ieri sera a Garbagnate offre diversi spunti su cui riflettere. Si, basta una sola pinta di birra per rovinarsi la vita e per rovinare quella degli altri. Le circostanze in cui è avvenuto sono tali che si inseriscono in diverse zone grigie della comune coscienza civile.

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Ci sono comportamenti che molti adottano normalmente e che, benché contrari alla legge, considerano accettabili, ma che scandalizzando quando, per fatalità, portano alla tragedia. Eppure per evitare le tragedia basta applicare tutti la tolleranza zero su sè stessi.

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Il Romeno che ha causato l’incidente aveva 1% di alcool nel sangue. Una birra da mezzo litro è abbastanza per alzare il livello di alcol nel sangue a 1% specialmente se bevuta a stomaco vuoto.

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Non era uno stinco di santo, aveva alcune condanne che stava scontando ma lavorava e stava tentando di riprendersi. Aveva una patente romena. La Romania è in Europa. Per brevi periodi (le ferie) si puó guidare con una patente di un altro paese europeo, ma se si diventa residenti in Italia va convertita ad una italiana. Un particolare che può sembrare trascurabile ad uno straniero. Ma non lo è. Quando le Ffo o la polizia locale fermano uno straniero residente in Italia che ha la patente del suo paese non convertita, lo considera senza patente.

Rifare la patente in Italia gli avrebbe permesso di comprendere a fondo le regole non scritte della prudenza, di cui va tenuto conto quando ci sono per strada dei ragazzini. Quell’1% di alcool nel sangue gli ha ritardato i riflessi per quei pochi decimi di secondo che sarebbero stati sufficienti a evitare i due ragazzini che attraversavano la strada in bicicletta nei pressi delle strisce pedonali.

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Nel codice della strada non c’è scritto che se ci sono dei ragazzini che giocano al pallone vicino alla strada, ci si deve aspettare che la palla finisca sulla carreggiata e che dietro alla palla c’è sicuramente un ragazzino che corre.

lo stesso vale se ci sono dei ragazzini in bicicletta. Anche se le regole sono dalla tua, in questi casi va usata molta prudenza, specie vicino a delle strisce pedonali. Meglio fermarsi e lasciarli passare.

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Già, perché ai ciclisti di 15 anni non è richiesto di conoscere il codice della strada che dice che il passaggio pedonale va usato da pedoni e, quindi, per attraversare bisogna scendere dalla bicicletta. Non sanno neppure che non è proibito portare una persona sul portapacchi o sulla canna, ma che farlo è maledettamente imprudente ed è facile cadere e farsi male, che si è poco stabili e che non si ha il pieno controllo dell’energia nella pedalata.

Cosí possiamo dire che una serie di trasgressioni alle regole, che quando non capita nulla possono sembrare esagerate, ha portato alla morte un ragazzino di 15 anni, al ferimento grave di una ragazzina e alla rovina completa di un uomo che stava provando a reintegrarsi.

Come si diceva, basta un pinta di birra e l’imprudenza che ne deriva per rovinare tante vite e per essere condannati per omicidio stradale.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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