Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Ci sono due particolari dell’omicidio di Giulia Tramontano che sono rimasti sullo sfondo della vicenda. Non sono reati, ma potrebbero dare, giornalisticamente parlando, un’idea di quello che può essere accaduto nella mente di Alessandro Impignatiello. E’ questo infatti il più grande mistero di questa orribile storia: narciso, anafettivo, probabilmente bipolare, paranoico e anche mostro, come ha dichiarato sua madre. Sono tutte parole che nei vari passaggi delle indagini e delle notizie sono state usate nei confronti dell’assassino. Ciò che ha fatto è talmente inumano che nella mente di chi è sano può essere compreso e accettato solo se inserito in un contesto di malattia mentale.
Qualche suggerimento su quanto gli è accaduto potrebbe darlo un fatto di cui si è saputo solo oggi e per caso. Non è stato comunicato, ma si è notato guardando le foto scattate nell’appartamento di Via Novella, a Senago, e nel Box della stessa casa. Nel video in cui la squadra scientifica dei Ris entra nel Box, sullo sfondo, si nota una Grow Box, una serra artificiale pensata e costruita per garantire la crescita delle piante di cannabis al chiuso.
La Grow Box è più meno dello stesso tipo di quelle che si possono comprare su questo legalissimo sito online. La Grow box, al momento dell’arrivo e delle ispezioni dei carabinieri era vuota. Non c’erano piante di cannabis che vi crescevano, però l’ispezione è avvenuta giorni dopo la morte di Giulia, quando ormai Alessandro se l’ aspettava.
Come ha gettato nella pattumiera gli stracci intrisi del sangue di Giulia, ci ha gettato anche le piante che crescevano nella Grow box? Non lo sapremo mai ed è difficile che arrivino a saperlo anche i carabinieri. Se ci sono state, quelle piante ormai saranno in un discarica o nel compost dell’umido di qualche impianto di produzione di compost.
I sospetti che la coltivazione fosse attiva sono però anche in casa. Nella foto che mostra il ceppo, sulla mensola del forno sopra ai coltelli e a alla scatola di integratori di magnesio per limitare le contrazioni uterine della gravidanza di Giulia, c’erano ben tre scatole di fertilizzante per piante di canapa coltivate al chiuso. Terra bloom e plagroom sono un concime e uno fitostimolante consigliati per far fiorire in modo rigoglioso le piante coltivate nelle Grow box.
Dicono funzioni anche con i gerani, che diventino splendidi, ma generalmente le persone le utilizzano per coltivare la cannabis indiana, sia quella legale a basso contenuto di Thc, sia quella con abbastanza Thc da rendere paranoica e violenta una persona già predisposta geneticamente a queste pulsioni. Oppure, potrebbe la coltivazione potrebbe essere il motivo per cui Giulia è stata uccisa?
Nello scaffale sotto a quello in cui si trova il concime, c’è una scatola di integratori alimentari per donne in gravidanza. Giulia sapeva dell’attività che Alessandro voleva intraprendere? Gli ha detto di smettere o che lo avrebbe denunciato? Potrebbe essere un altro motivo che lo ha spinto all’omicidio di Giulia e del suo bambino? E’ una ipotesi tutta da vedere.
Articolo aggiornato il 10/06/2023 08:25