Ora è certo. I danni della movida saranno risarciti dai Comuni
La notizia più importante di oggi riguarda una sentenza della Corte di Cassazione che determina che se la movida, cioè la rumorosa vita notturna dei locali pubblici, crea dei danni ai residenti, che siano danni materiali o danni alla salute, il Comune è tenuto al risarcimento, in quanto il sindaco non è riuscito a difendere il diritto alla salute dei suoi cittadini. Della pubblicazione di questa sentenza hanno parlato l’agenzia di stampa ANSA, il Messaggero e molti altri giornali.
È una sentenza rivoluzionaria, in grado di far tremare i polsi ai sindaci che finora hanno rimandato le responsabilità dell’ordine pubblico soprattutto alle forze dell’ordine statali, quali Carabinieri e polizia, evitando di organizzarsi e di preparare la polizia locale ad affrontare questo aspetto disturbante della comunità. Infatti nessun comune, nemmeno Milano, è in grado di affrontare i problemi creati dal fenomeno della movida. Non sono pochi i comuni in cui il servizio della polizia locale finisce alle 19, mentre la movida inizia alle 23.
Mancano le risorse economiche e mancano progetti comunali specifici che possano dimostrare che è stato fatto quanto doveva essere fatto per evitare il danno alla salute dei cittadini, e soprattutto manca l’esperienza e la formazione sia dei sindaci, sia dei comandanti delle polizie locali che sono, di fatto, senza strumenti per poter controllare i disturbatori notturni della quiete pubblica.
Se sindaci e assessori avessero ragionato un po’ sarebbero arrivati da soli a comprendere che la responsabilità della quiete pubblica ricade sul sindaco, ma come spesso avviene in Italia, nemmeno chi dovrebbe conoscere la legge a menadito ha la capacità di comprenderne gli effetti, e quando arriva una sentenza della corte di cassazione come questa, che li mette all’angolo, perchè può essere utilizzata dagli altri ne sono sorpresi, come se li avessero aggrediti alle spalle con una mannaia.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.