Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina nell’ufficio del procuratore sono stati resi noti gli ultimi particolari, quelli che è possibile raccontare a indagini aperte, sugli ultimi momenti di vita di Giulia Tramontano e del suo bambino non ancora nato.
Alessandro Impignatiello è accusato di omicidio premeditato nell’ambito delle regole che istituiscono il Codice rosso. Secondo quanto ci hanno raccontato la dottoressa Alessia Menegazzo, Letizia Mannella e il comandante provinciale dei carabinieri di Milano generale di brigata Jacopo Menucci Benincasa, che hanno condotto le indagini, Impignatiello aveva organizzato l’omicidio di Giulia Tramontano in anticipo. Preparando tutto anche per la soppressione del cadavere.
Una storia che ha ancora molti lati oscuri, che riguardano anche i precedenti di Impignatiello. Sono molte infatti le domande cui i procuratori e i carabinieri non possono ancora rispondere. Non perchè non sappiano, ma perchè non è ancora stato nemmeno convalidato l’arresto anche se non vi sono dubbi su chi ha compiuto l’omicidio.
“Il fatto rappresenta la tragica conseguenza di atti di violenza sopportati da Giulia. Mai andare all’incontro della spiegazione.” Le parole del procuratore, pronunciate durante la conferenza stampa, danno la misura di quanto successo ma fanno anche intuire che era successo qualcosa prima. Qualcosa che avrebbe dovuto mettere in allarme la vittima. Giulia aveva già subito violenza dal compagno? È una domanda che è stata fatta ma che per ora è senza risposta.
Domenica 28 maggio è stato l’ultimo giorno di vita di Giulia Tramontano e del suo bambino. Dopo aver scoperto che il suo compagno, e padre del figlio, aveva una storia anche con un’altra donna aveva cercato dei chiarimenti con i due. L’appuntamento era alle 17, in un non meglio precisato bar. Si è presentata l’altra donna, anche lei era stata incinta, ma aveva abortito. Le due donne hanno parlato e da quanto hanno precisato le indagini fra le due è nata anche una certa solidarietà.
Finito l’incontro al bar, Giulia invece si è recata a casa, per avere un ultimo incontro chiarificatore con Impignatiello. Lui, già da almeno alcune ore, stava pianificando il suo omicidio e quello del suo bambino non ancora nato. I tecnici dei carabinieri hanno trovato le tracce delle sue ricerche su internet. Aveva cercato un luogo nascosto in cui lasciare un cadavere e i metodi per disfarsene.
Alcune telecamere di videosorveglianza della zona documentano l’arrivo di Giulia a casa alle 19. Alle 20:30 era già morta. Alcuni dei messaggi inviati dal suo telefonino sono stati mandati ben oltre l’ora del decesso. Poi ha cosparso il corpo di alcool e ha tentato di bruciarlo. Nella notte si è recato a Milano a casa dell’amante, ma lei non gli ha aperto.
Quindi è tornato a casa, ha portato il corpo di Giulia nel Box, lo ha cosparso di benzina e ha tentato ancora di bruciarlo. Quindi lo ha caricato in auto e lo ha nascosto dietro ai box, nell’intercapedine in cui lo hanno trovato la scorsa notte.
Lunedí ne ha denunciato la scomparsa, durante la quale aveva raccontato anche dei loro problemi e del fatto che Giulia aveva scoperto la loro relazione. Nel giro di poche ore, incalzato dai carabinieri che avevano già capito, e messo all’angolo dal ritrovamento di una grande macchia di sangue rilevata con il luminol e dalle immagini delle telecamere che lo hanno immortalato in diverse occasioni è crollato attribuendosi l’omicidio.
Gli esperti informatici dei carabinieri stanno esaminando ancora un’ora e mezza di filmati, chat di messaggistica messaggi sui prossimi Facebook per ricostruire in modo puntuale tutto quello che è successo.
Le attività tecniche dei carabinieri hanno messo in luce anche la particolare violenza dell’uomo. “Non abbiamo di fronte solo un omicidio ma un uomo che ha ucciso anche suo figlio che sarebbe potuto nascere anche solo fra pochi giorni. Si è accanito sul corpo tentando di dagli fuoco e pugnalandola più volte.” ha commentato il generale Jacopo Menucci Benincasa.
Articolo aggiornato il 09/09/2023 11:46