Milano città metropolitana

Ndrangheta a Rho. Sequestrati 4 immobili

La Polizia di Stato ha sequestrato 4 immobili e diversi conti bancari, ai fini della confisca, ad un 49enne abitante a Rho, ritenuto elemento di spicco della locale della ‘ndrangheta a Rho.

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Il provvedimento è stato eseguito su richiesta della procura, e l’uomo si trova in carcere già dallo scorso novembre. Era stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Milano, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Milano. Nel 2010 era stato condannato per omicidio e c’erano tracce della sua appartenenza alla ndrangheta sin dal 2008.

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L’operazione che ha portato all’arresto di novembre riguardava lo smantellamento della locale di Rho e c’erano oltre 50 persone indagate a vario titolo per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio, traffico di armi, estorsioni ed altro. Già in quel momento si considerava C.L.B. al vertice dell’organizzazione, ereditata dal padre, che è stato condannato per gli stessi motivi. Oggi C,L. B. è accusato anche di aver organizzato il controllo mafioso del territorio, con violenza e minaccia, dedicandosi ai rapine, minacce, percosse, danneggiamenti seguiti da incendi.

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Tutto questo ne fa, secondo la procura, un uomo dalla pericolosità sociale storica e un elemento abitualmente dedito alla commissione di reati. La mancanza di redditi leciti, anche da parte dei familiari, consentono l’applicazione della misura patrimoniale. In particolare, la discontinuità dei redditi familiari e la loro entità, inferiore al reddito minimo di sussistenza, con mancanza di risorse economiche lecite, risultano sproporzionati rispetto all’acquisto del complesso di immobili sequestrati , composto da una palazzina con tre appartamenti, un capannone e le relative pertinenze, che risulta intestato a prestanome, ma è riconducibile C.L.B.

Questi, infatti, non solo ha acquistato gli immobili intestati , per una somma ben inferiore al valore, ma ha si adoperava per disporre in merito alla ristrutturazione, per esigere gli affitti tramite di persone di fiducia, progettando anche la trasformazione dei locali per adibirli ad un B&B. Oltre ai quattro immobili siti nel comune di Lainate, sono anche stati sequestrati i saldi attivi dei rapporti in essere riferibili all’indagato ed ai suoi prestanome.

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Alla fine delle procedure di sequestro e confisca, alla fine del processo, gli immobili saranno probabilmente messi a disposizione del comune di Lainate, da usare per scopi sociali

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 10/06/2023 08:26

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