Regione Lombardia riapre Areu Real Time, dopo le proteste dei giornalisti
Dopo le vigorose proteste da parte dei giornalisti, la regione Lombardia ha ridato ai cronisti l’accesso ad una delle più importanti fonti per il reperimento delle notizie, il database degli interventi del 118 e di Areu. Dal 2 maggio siamo nuovamente in grado di seguire ed individuare i fatti di interesse pubblico, e quindi di approfondire quanto successo per poi lasciarne traccia nella storia, raccontandoveli.
Sul gruppo Facebook dei cronisti Lombardi si possono leggere una serie di post con cui si annuncia il ritorno di una fetta di libertà di stampa. “Il sito Areu Real Time che riporta (in leggera differita) gli interventi del 118 in Lombardia è di nuovo online. Le informazioni a disposizioni dei giornalisti accreditati, circa 700 in tutta la regione, sono state integralmente ripristinate come preteso durante la mobilitazione del Gruppo Cronisti Lombardi, dell’associazione Lombarda dei Giornalisti e dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Una vittoria per tutti i Cronisti Lombardi, per il Diritto di Cronaca ma soprattutto per i Cittadini, che possono continuare ad essere informati con tempestività e completezza. Potremmo sottolineare l’inutile girotondo che ha portato il sito a essere chiuso senza alcun preavviso e a essere riaperto dopo un confronto serrato e un inutile buio mediatico causato da una ‘risistemazione’ che poteva e doveva essere gestita meglio. E invece no.
Ringraziamo Areu per il continuo costante lavoro, gli operatori della C.O. di Niguarda, Chiara Panariti, il dg Zoli, i Consiglieri di Regione Lombardia che ci hanno sostenuto, tutte le testate e i direttori che ci hanno ‘coperto’ mediaticamente, ma soprattutto i colleghi che si sono mobilitati per far capire alla Regione Lombardia che questo straordinario strumento di informazione deve essere trattato con oculatezza, previsionalità e rispetto. E se potremo portare a casa un insegnamento da tutto quanto è accaduto, sia questo: l’Informazione è un bene di tutti. Non della Regione, non dei Cronisti, ma di tutti.
Grazie a Paolo Perucchini, presidente della Alg e a Riccardo Sorrentino, presidente dell’Odg Lombardia, a Beppe Spatola, vice presidente del GCL e Michele Crosti, Consigliere, per il sostegno dato. Fabrizio Cassinelli Presidente del GCL”
Grazie agli operatori della centrale operativa del 112
Sono molto contenta che sia ripreso un servizio fondamentale per un mondo iper veloce come quello in cui viviamo. Nei 20 giorni di buio abbiamo provato a seguire la cronaca con sistemi che utilizzavamo prima del 2012, ma è chiaro non sono più adatti. L’alternativa che l’assessorato alla regione Lombardia ci aveva proposto è stata imbarazzante. Ha incaricato gli operatori della centrale operativa del 112, che è il fulcro di tutto il sistema di soccorso della Lombardia, e da cui dipende la celerità degli stessi, di rispondere al telefono a tutti i cronisti che chiamavano, per leggere loro in diretta quanto c’era sul portale di Real time, e cui i giornalisti non potevano piú accedere.
Cerco di darvi una immagine di quanto succedeva. Negli ultimi 15 giorni, 4 volte al giorno ogni cronista, sia freelance sia impiegato in redazione, era costretto a chiamare la sala operativa del 118, staccando gli operatori dal loro lavoro, per chiedere: “E’ successo qualcosa di giornalisticamente rilevante?” . Nel contempo, ogni volta che capitava che qualche giornalista aveva una informazione in cui poteva essere coinvolto il 118, come un incidente stradale, o il volo di un elicottero, qualunque ora fosse, doveva chiamare la sala operativa per farsi leggere i dati di quell’intervento, sempre ammesso che si riuscisse a rintracciarlo con esattezza dalle informazioni rinvenute dal giornalista.
Agli operatori del 118 è stato quindi chiesto di fare un lavoro per cui non avevano nessuna formazione, perchè capire cosa abbia una rilevanza pubblica e cosa no, in base alle leggi ma soprattutto utilizzando la professionalità, è compito del giornalista, che, ricordiamolo effettua un servizio pubblico: quello di garantire la pubblica, concreta e reale informazione su quanto accade, da cui deriva la possibilità di scelta e di giudizio nell’esercizio dei diritti costituzionali dei cittadini.
Quindi oggi mentre prendiamo atto che possiamo riaccendere la luce sulla cronaca, ringraziamo anche gli operatori della centrale operativa del 118 che, in questi 15 giorni hanno fatto , oltre al loro lavoro, anche una parte del nostro, soccorrendo in emergenza anche il giornalismo.
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