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Che tagliar le orecchie al dogo argentino è un reato lo ha scoperto il proprietario di due Dogo argentino che sono che è stato denunciato per maltrattamento di animali. Del caso si è occupato il personale militare della stazione dei Carabinieri Forestali di Arcisate, in provincia di Varese, in collaborazione col personale medico veterinario della ATS Insubria.
Le due istituzioni hanno denunciato all’autorità giudiziaria il proprietario dei due cani, e secondo quanto sostenuto dal dall’accusa l’uomo non ha saputo dimostrare che il taglio delle orecchie è stato effettuato per motivi sanitari, unica motivazione possibile per la conchectomia prevista dalla normativa che vieta questa pratica a danno degli animali, specialmente quelli da compagnia.
Definire il dogo argentino un cane da compagnia è un pochettino azzardato, visto che normalmente è utilizzato per la caccia ai giaguari ma, come per tutti i cani, il loro comportamento dipende molto da come vengono educati e tenuti. Non sarà mai un cane da salotto, ma può essere un socievole compagno di passeggiata.
Nel caso specifico il proprietario è stato accusato solo di detenere 2 cani con le orecchie tagliate, ma non di avergliele tagliate. In ogni caso l’articolo 10 della convenzione europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia del 13 novembre 1987, ratificato dall’Italia del 2010 con legge n 201/2010 puoi modificare l’aspetto di un animale da compagnia o finalizzate ad altri scopi non curativi, come il taglio della coda o delle orecchie per finalità estetiche, sono vietati. In base all’ordinamento giuridico italiano chi trasgredisce questo divieto è punibile per aver causato cagionato lesioni all’animale con crudeltà senza necessità e prevede la reclusione da 3 a 18 mesi oppure la multa da 5000 a 30.000 euro.
Ora tutto dipenderà dai giudici. Se il proprietario potrà dimostrare che i due cani erano già stati mutilati quando li ha presi con sé, non lo potranno accusare di maltrattamento. In caso contrario, è da considerare innocente fino a che non sarà condannato.
Articolo aggiornato il 14/04/2023 17:31