Cronaca LombardiaPrima Pagina

Areu. Spenta la luce sulla cronaca in Lombardia. Cosa sta succedendo?

Potete leggere le notizie di cronaca che vi diamo ogni giorno perchè esiste, dal 2014, un’ applicazione cui solo i giornalisti iscritti all’ordine e che si occupano di cronaca possono essere accreditati. E’ fornita da Areu. E’ tramite questo database che abbiamo il primo spunto per le notizie. Quando accade qualcosa lo sappiamo velocemente e siamo in grado di individuare l’istituzione cui chiedere altre informazioni per costruire una notizia, stabilirne l’importanza e l’interesse pubblico, decidere se andare sul posto, scriverla e pubblicarla.

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Qualche anno fa, questo servizio dava la posizione di qualunque mezzo di soccorso del 118 in Lombardia. Era un po’ caotico, ma era il primo abbozzo di un servizio necessario. Poi si è iniziato a filtrare solo gli interventi relativi a chiamate al Nue 112, aggiungendo le prime informazioni schematiche, in grado di orientare il giornalista nelle prime fasi dei fatti. Tre anni fa, prima del periodo del lockdown per il covid19, hanno deciso che, a causa della legge della privacy che poneva limiti agli operatori, potevano apparire nel database solo gli interventi Nue 112 che avvenivano sul suolo pubblico. Oggi temiamo che vogliano chiudere questo importante servizio per i cronisti.

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La cronaca è la prima fonte di informazione dei cittadini. E’ in base alla cronaca che ci si forma un’opinione libera su quanto accade nella nostra società. Le difficoltà dei cronisti sono però molte, spesso legate alla crisi della stampa, ma ultimamente si sono aggiunte le difficoltà create dalla legge Cartabia, che ci impedisce praticamente di avere risposte alle domande e che mette i giornalisti in posizioni di “indagati perenni”, a causa di un male inteso concetto di diritto alla presunzione di innocenza.

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Per questo mi associo, io come direttore di CNNZ, ma a nome di tutti i collaboratori della testata, a quanto scrive l’associazione Lombarda Giornalisti e il gruppo cronisti Lombardi questa sera, sul gruppo Facebook, che riportiamo integralmente

Areu spento senza avviso. Cala il buio sulla cronaca lombarda e i cronisti chiedono incontro urgente per garantire il diritto di informazione

“L’Associazione Lombarda dei Giornalisti e il Gruppo Cronisti Lombardi -con il pieno sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia- ha subito raccolto e fatta propria la preoccupazione dei colleghi delle testate locali, regionali e nazionali che nelle ultime ore si sono visti oscurare il sito di Areu Lombardia, fonte primaria e ufficiale per chi fa cronaca sul territorio. Oggi pomeriggio, improvvisamente, si è infatti “spento” in primo canale d’informazione dei cronisti lombardi: l’Areu. Il portale segnala problemi tecnici e lo stallo per “manutenzione”. Un danno fondamentale per l’informazione locale e regionale perché da lì, ormai da 5 anni, viene veicolata la prima informazione su incidenti e emergenze.

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“Siamo preoccupati e speriamo i “problemi tecnici” possano essere superati nel giro delle prossime ore. Ci auguriamo che i problemi tecnici non trovino motivazioni in altre situazioni. Per questo, per garantire l’informazione ai cittadini lombardi e il rispetto dell’art. 21 della Costituzione, chiediamo un incontro urgente con i vertici Areu e Regione Lombardia per avere la rassicurazione sul ripristino immediato di questo canale”. Un blackout che rischia di minare la libertà di informazione e restringere ulteriormente il campo di azione dei Giornalisti, già menomato pesantemente dalla Legge Cartabia.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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