Arrestati 2 trasfertisti napoletani per il furto di orologi di lusso
La squadra mobile di Milano ha arrestato 2 uomini di 39 e 41 anni, italiani e di Napoli, già noti alla giustizia. Sono accusati di aver compiuto una serie di rapine ai danni di possessori di orologi di lusso, compiute a Milano.
Li chiamano “trasfertisti napoletani”. Si tratta di persone residenti a Napoli che arrivano ciclicamente a Milano in gruppo, attrezzati di scooter e di auto o furgoni, e passano la giornata a rubare dai polsi di passanti e di automobilisti orologi di valore.
I poliziotti della Squadra Mobile milanese da tempo tengono sotto controllo il fenomeno, che è perpetrato quasi sempre dalle stesse persone. Questa attività di monitoraggio ha permesso loro di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 2 “trasfertisti” napoletani, che erano già stati condannati per gli stessi reati.
Ora la polizia di stato è stata in grado di attribuire loro sei episodi, 5 consumati ed uno tentato, realizzati tra settembre 2022 e febbraio 2023.
Secondo uno schema collaudato e ripetitivo, percorrevano le principali strade di Milano a bordo di due scooter, individuavano la vittima e, mentre uno attirava la “preda” utilizzando la tecnica dello “specchietto”, l’altro si avventava sul braccio dell’ignara vittima, intenta a sistemare lo specchietto retrovisore, e gli sottraeva, con uno strappo forte e violento, l’orologio di valore.
Si tratta di un bottino di cinque orologi appartenenti ai brand Rolex e Patek Phlippe per un valore complessivo di circa 100mila euro. A tradire l’identità dei trasfertisti napoletani sono state le immagini riprese dai numerosi impianti di video sorveglianza della città.
La tecnica dello specchietto
La tecnica dello specchietto consiste nel chiudere lo specchietto di un’auto in corsa, in modo da obbligare l’autista a d aprire il finestrino e sporgere il braccio per riaprirlo e sistemarlo. Quello è il momento in cui il complice colpisce, afferra il braccio della vittima e gli sfila l’orologio..
I rigorosi accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile a carico degli odierni indagati hanno convinto il pubblico ministero ed emettere un fermo d’indiziato di delitto a loro carico. Il provvedimento è stato eseguito a Napoli, con la collaborazione della Squadra Mobile della Questura partenopea.
Uno dei video serviti come prova delle rapine
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