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Un Lupo ha deciso di eleggere come domicilio i boschi e nelle campagne fra Busto Arsizio ed Arcisate e anche di frequentare la città. Sono due dei comuni in cui l’animale è stato avvistato . Ce ne parlano i carabinieri forestali di Arcisate, comune in cui è stato avvistato.
Dopo alcune segnalazioni, i Carabinieri Forestali della Stazione CCF di Arcisate hanno verificato, nei giorni scorsi, che un probabile lupo (Canis Lupus Italicus) simile nei movimenti a quello avvistato nel comune di Busto Arsizio, si aggirava, un po’ zoppicante, nei dintorni di via Magenta. È stato ripreso da una telecamera mentre attraversava un incrocio stradale.
Per la pianura della provincia di Varese si tratterebbe di un ritorno della specie. Il lupo è presente sull’intera catena degli Appennini ed è ritornato naturalmente sul territorio alpino, anche in Lombardia. È peró una specie che si adatta facilmente a diversi contesti e la dinamica di dispersione e ricolonizzazione di nuovi territori interessa anche le aree più antropizzati, come quelli di collina e della pianura.
I Carabinieri Forestali della provincia, oltre a svolgere compiti di tutela e contrasto al bracconaggio di animali selvatici, in quanto partner di un progetto europeo denominato Life WolfAlpsEu finanziato dalla Commissione Europea, sono impegnati nel monitoraggio degli spostamenti dei grandi carnivori, tra cui c’è anche il lupo.
Il monitoraggio è effettuato dai Reparti Carabinieri Forestali, avvalendosi di un referente provinciale che, nel caso specifico, è il Comandante della Stazione Carabinieri Forestali di Arcisate, istituita dal Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia, coordinato da un Ufficiale Responsabile Regionale, punto di riferimento per acquisire informazioni e si rapporta con le altre istituzioni locali. Nel caso in esame tutte le informazioni confermerebbero che si tratta dello stesso lupo.
Sull’ arco alpino, il monitoraggio del lupo si svolge tipicamente durante i mesi invernali, sulla neve. Le squadre di esperti si spostano lungo dei percorsi predeterminati, chiamati transetti, mappati e georeferenziati, che permettono il rilevamento di tracce di branchi o di lupi isolati
I cittadini sono invitati a segnalare eventuali avvistamenti ai Reparti dei Carabinieri Forestali, anche tramite la chiamata al numero unico 112. L’attacco da parte di un lupo è un fenomeno molto raro. In generale sono animali diffidenti e tendono a non avvicinarsi all’uomo. Tuttavia, vista la natura selvatica, è bene non avvicinarsi e allontanarsi lentamente. Il lupo è un animale in via d’estinzione ed è protetto dalla legge nazionale 157/1992, (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) e internazionale (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatica minacciata in via d’estinzione – ratificata in Italia con Legge 1975, n. 874).
L’uccisione di un lupo è un reato ed il responsabile rischia fino a 3 anni di reclusione. A salvaguardia dell’esemplare, i Carabinieri Forestali programmeranno dei controlli anche attivando l’unità cinofila antiveleno di contrasto alle esche e bocconi avvelenati, fenomeno questo che può riguardare anche il bracconaggio del lupo.
La tutela del lupo è particolarmente importante sia per esigenze conservative della specie, ma anche per salvaguardare il ruolo biologico svolto dagli stessi, visto il ruolo che ricoprono i carnivori nella catena alimentare. Svolgono una importante funzione di regolamentazione e quindi di riduzione della consistenza numerica di ungulati come caprioli, cervi e cinghiali, presenti in numero eccessivo nel territorio varesino.
Articolo aggiornato il 13/04/2023 22:56