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Quando un rapinatore prende di mira lo stesso tipo di vittima, nella stessa zona, con episodi ravvicinati viene definito rapinatore seriale, ma in questo caso lo si può definire uno stacanovista della rapina. In 18 giorni sono solo cinque quelli in cui non ha compiuto rapine a farmacie. Tutte le rapine sono state a Milano, 11 sono state portate a termine mentre 2 sono solo state tentate. Il bottino complessivo è di circa 10.000 euro.
Gli uomini della Questura di Milano si sono trovati davanti le denunce di interventi per 13 la fine In meno di 28 giorni e hanno notato alcune similitudini. La descrizione del rapinatore coincideva In tutti i casi. Un quarantenne alto circa 170 cm, carnagione scura, verosimilmente armato di coltello e che entrava nei negozi con il viso coperto.
Il rapinatore si recava subito alla cassa e, dopo aver minacciato i dipendenti, prelevava l’incasso prima di allontanarsi a piedi. Le vittime hanno raccontato che durante alcune rapine l’uomo metteva le mani in tasca facendo credere di essere armato. Le rapine sono iniziate il 28 gennaio 2023 e l’ultima si è consumata il 15 febbraio. Il caso è quindi stato analizzato dagli agenti dell’ufficio statistiche e analisi criminale della divisione anticrimine della Questura di Milano, i profiler della questura, che hanno riconosciuto la serialità del modus operandi e di altri elementi comuni a tutte le rapine.
L’analisi di casi precedenti ha portato a suggerire alcuni nomi possibili che sono stati posti sotto l’attenzione degli agenti della Sesta sezione contrasto del crimine diffuso della squadra mobile di Milano che hanno quindi effettuato degli accertamenti e notato che il profilo e le prove portavano a concentrare l’attenzione su un italiano che era stato scarcerato il 27 gennaio 2023, giusto il giorno precedente alla prima rapina.
Lo scorso 16 febbraio gli agenti della squadra mobile lo hanno rintracciato in un albergo di Città Studi. Nella sua camera non ritrovato un coltello e €240 in contanti. In alcuni borsoni c’erano gli abiti che erano stati indossati durante le 13 rapine e riconosciuti al confine mettendoli a confronto con le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle farmacie. Quindi due farmacisti, vittime delle rapine, lo hanno riconosciuto senza ombra di dubbio. A quel punto i poliziotti lo hanno arrestato e portato nella casa circondariale di Milano Francesco da Cataldo dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Articolo aggiornato il 22/02/2023 09:36