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Sabato 5 novembre alle 20.23 alcuni ladri sono entrati in una delle villette di vicolo Papa Giovanni XXIII, al numero 8. Per entrare hanno usato un trapano e una leva e hanno scassinato gli infissi delle finestre del balcone. Non è stato quindi un furto d’occasione, di quelli consumati come mordi e fuggi, approfittando di una distrazione del proprietario di casa. Si è trattato di un furto più complesso anche se non si puó dire sia dire un furto su commissione. Diciamo piuttosto un furto “pensato”.
I ladri non hanno portato via molto. Hanno trovato alcuni gioiellini simil oro, ma nella refurtiva è compreso anche un fucile per softair che è una perfetta replica di un fucile d’assalto Beretta M4 CQB con ottica 4x ACOG. Alla vista, è identico ad un fucile d’assalto vero ma spara pallini di plastica. Il rumore e i lampi delle scariche, che sono caratteristici nel modello vero, sono gestiti da una scheda elettronica. I ladri potrebbero averlo cercato appositamente per usarlo durante delle rapine o per rivenderlo a chi cerca armi nel dark web. Non è difficile immaginare la tipologia di persone che effettua un furto del genere. Il valore sul mercato delle armi da softair, che sono sofisticati giocattoli, è di circa 300 euro. Se il ladri riescono a convincere qualcuno che si tratta di un’arma vera, potrebbero arrivare a venderla per mille euro.
Sono oggetti di libera vendita e uso, ma il loro aspetto e il fatto che possono facilmente essere confusi con quelli veri se viene tolto il tappo rosso che indica le armi finte, porta gli sportivi che li utilizzano ad essere comunque prudenti, ad usarli esclusivamente in aree attrezzate o private e a proteggerli dai furti.
Articolo aggiornato il 08/11/2022 20:51