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Cornaredo. 39 furti a danni di tabaccherie, auto e targhe di auto. Quando i carabinieri del Nor della Compagnia di Corsico hanno identificato i componenti della batteria di ladri, questi avevano già rubato merce e attrezzature per mezzo milione di euro.
Si tratta di un gruppo organizzato di 7 romeni che, nel giro di pochi mesi, tra Novembre 2021 e maggio 2022, hanno commesso almeno 39 furti. 2 romeni sono stati rintracciati e arrestati a Milano, in un appartamento di via Imbonati che utilizzavano come base operativa. Altri 5 hanno fatto in tempo a rientrare a loro paese, la Romania, e saranno colpiti da un mandato di arresto europeo. Le loro identità sono conosciute.
Le indagini dei carabinieri sono iniziate quando sono iniziati i furti a Cornaredo. La batteria ha colpito ben 5 volte di seguito. Le vittime sono soprattutto tabaccherie, bar e sale giochi. E’ stato subito chiaro che si trattava di una banda ben organizzata e professionale. Tagliavano le cler e spaccavano le vetrate con delle mazze. Rubavano slot machine, denaro, tabacchi, gratta e vinci e persino le macchine del caffè. Non lasciavano nulla che avesse un qualche valore commerciale sul mercato nero della ricettazione. Usavano auto rubate cui sostituivano la targa, rubandola da auto simili pochi minuti prima di colpire l’obiettivo, scelto sempre con cura e dopo dei sopralluoghi.
I ladri tenevano anche una contabilità dei colpi in modo da non usare la stessa combinazione di auto e targhe rubate per troppi colpi consecutivi. Poi abbandonavano le auto con le targhe sostituite nei parcheggi della zona di Milano in cui avevano il loro covo.
Dato che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, è proprio grazie al ritrovamento delle auto rubate che i carabinieri hanno potuto delimitare la zona in cui si trovavano i ladri. Tramite le telecamere dei varchi che si trovano all’ingresso dei paesi in cui sono avvenuti i furti e tramite le immagini di videosorveglianza che li hanno ripresi sono riusciti ad attribuire i furti ai singoli componenti della banda.
I carabinieri della stazione di Cornaredo hanno contestato al gruppo anche l’associazione a delinquere. Sono accusati di 39 furti: 16 targhe, 9 tra automobili e furgoni, e 14 colpi compiuti in in bar, tabaccherie e altri esercizi commerciali nelle provincie di Milano, Novara e Bergamo. Erano ben organizzati anche nella rivendita della refurtiva. Avevano un ricettatore a Milano e ciò che non riuscivano a rivendere in loco, lo trasportavano in Romania, dove veniva venduto dai loro parenti.
Sui sette identificati, a Milano ne sono sono stati trovati 2. Gli altri 5, già da prima dell’estate, sono tornati in Romania. I due uomini rimasti, un 23enne e un 43enne avevano probabilmente deciso di continuare l’attività un po’ più a lungo, con un altro gruppo. In Italia ci sono diversi gruppi di ladri a batteria che operano in modo professionale e quasi a cottimo. Restano nel nostro paese per qualche mese e poi rientrano nei paesi dell’est europeo o dei paesi confinanti dell’Europa.
Prima dei lock down per la pandemia del covid19, la maggioranza di questi gruppi arrivava dalla Georgia, ma la Romania non è mai mancata fra le nazionalità dei ladri organizzati. Queste batterie tendono a specializzarsi sulla tipologia di furto: c’è chi preferisce le automobili, chi si occupa degli appartamenti chi, come in questo caso, di tipologie di esercizi commerciali.
Ora i 2 arrestati si trovano nel carcere di San Vittore, a Milano, affidati all’autorità giudiziaria e in attesa di essere raggiunti dagli altri 5.
Articolo aggiornato il 21/10/2022 10:25