OssonaMilano città metropolitana

Furto al campo di calcio di Ossona

Un nuovo furto a Ossona. Hanno rubato vestiti e telefoni ai ragazzi mentre erano campo di Calcio. Lo scorso mercoledì 12 ottobre quando i ragazzi sono rientrati negli spogliatoi dopo gli allenamenti pomeridiani hanno trovato l’amara sorpresa. Mentre erano in campo qualcuno era entrato ed aveva scardinato gli armadietti e rubato le loro borse, i vestiti e i telefoni smartphone che avevano lasciato lì. Più di 13 ragazzi son stati derubati di tutto.

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furto,ossona,campo di calcio. Furto al campo di calcio di Ossona - 14/10/2022

I ladri sono entrati nel centro sportivo scavalcando la rete del campetto che da su via Roma, hanno atteso nell’imbrunire che i ragazzi, verso le 20.10 entrassero in campo e poi hanno agito velocemente. Si sono introdotti di nascosto e hanno aperto la porta degli spogliatoi, portando via velocemente le borse e i vestiti degli atleti. Poi sono fuggiti, forse a bordo di una saab. Uno dei papà è riuscito a rintracciare il telefono del figlio tramite il gps di sicurezza, e insieme ai carabinieri lo hanno localizzato a Sedriano. Lì, dietro ai capannoni della Bartolini, hanno trovato alcune delle borse e dei vestiti di cui i ladri si erano liberati, probabilmente perchè non di loro gusto.

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I trasfertisti da Ossona a via Bolla

Il cellulare è stato quindi localizzato in un’altra zona. Questa volta a Milano, nella famigerata via Bolla. E’ una zona totalmente in mano ai rom. Di tanto in tanto le forze dell’ordine fanno delle retate autorizzate dalla magistratura e trovano di tutto. Metà delle cose rubate a Milano e provincia si trova probabilmente nelle cantine e negli appartamenti di via Bolla, l’altra metà delle cose che ci si trovano, è comunque di provenienza illegale o illecita. Anche lo smartphone rubato all’atleta ossonese era lì quando ha smesso di funzionare. Probabilmente era nelle mani di uno di quei personaggi che lo hanno resettato spegnendo la geolocalizzazione.

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Raid di furti a Ossona

Da qualche settimana Ossona sembra essere tornata al 2012, quando la presenza di un gruppo di rom aveva reso il paese una specie di riserva di caccia per ladri e malfattori vari. Tre domeniche fa un furto in chiesa. Poi ancora nello studio di estetista di via Patrioti, il Monnalisa qualche giorno fa. Prima ancora la notizia di alcuni furti in appartamento. Poi ancora un furto in un’automobile davanti all’asilo nido Montessori di Via Foscolo. Dei ladri ruppero il vetro dell’automobile di una mamma che era andata a pendere il bimbo all’asilo nido e hanno rubato la borsa lasciata imprudentemente sul sedile.

A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina

Il raid di furti, è iniziato dopo alcuni anni di tranquillità relativa. Perlomeno, passato il brutto periodo tra il 2012 e il 2016, per alcuni anni Ossona è rimasta, per quello che riguarda in furti , all’interno delle statistiche degli altri paesi. Attualmente, invece sono aumentati in modo esponenziale. Come se in paese di fosse qualcuno che lo fa di professione. In effetti era già stata segnalata la presenza di un gruppo di rom che aveva preso casa nella zona di via Baracca e che aveva già dato modo di mostrare il loro modo di vivere lo scorso giugno.

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Per la legge italiana la responsabilità dei reati è sempre personale, quindi non si può indicare un colpevole se non si hanno le prove e se non ci sono stati processi di condanna. C’è però anche la sapienza popolare, cui è bene dare ascolto per prevenzione. Il proverbio dice infatti che “va la gatta al lardo e ci lascia lo zampino”, cioè che la natura e la cultura sono quelle che sono, e che non si vuol farsi derubare, sarà necessario alzare l’asticella dell’attenzione fin a che il problema non sarà risolto, i colpevoli arrestati e messi in gatta buia, e il problema allontanato da Ossona.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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