GorgonzolaMilano città metropolitana

Gorgonzola. Per far del male e vivere alle spalle degli altri usava di tutto. Persino il cavatappi. Arrestato dai carabinieri

Tra l’aprile e il maggio scorso Gorgonzola sembrava presa d’assalto da bande di ladri e rapinatori. In meno di due mesi 19 casi fra furti nei supermercati, furti in appartamento, rapine per strada, e scippi di borsette, ai danni soprattutto di persone anziane. Una situazione tale da mettere in allarme tutta la comunità.

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I carabinieri della stazione di Gorgonzola, condotta dal luogotenente Graziani, hanno avuto un bel da fare fra rispondere alle emergenze causate da questi fatti e condurre le indagini per riuscire a scoprire i colpevoli. Nel solo mese di maggio c’erano stati ben 15 casi fra furti e rapine, in pratica una ogni due giorni. In loro aiuto ci sono state alcune delle immagini di alcuni furti in cui si vedeva bene il viso del delinquente. Sono quindi riusciti a capire che nella maggioranza dei casi che si erano verificati c’era un solo colpevole , molto attivo.

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Si trattava di un 19enne algerino, irregolare e con precedenti penali per reati contro il patrimonio, che si era trasferito da poco a Gorgonzola, dove aveva trovato un posto letto in un appartamento di corte appartenente ad una donna magrebina, che ospitava anche altri stranieri. Nella mattinata del 28 settembre, su ordine del giudice del tribunale di Milano, i carabinieri lo hanno arrestato è portato, in custodia cautelare, in carcere. È accusato di rapine, furti in abitazione e furti aggravati.

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Aveva colpito a Milano, Gorgonzola e Cernusco sul Naviglio, ma il primo furto , in sequenza temporale , che carabinieri sono riusciti ad attribuirgli riguarda una Rsa. Era entrato di soppiatto e aveva scardinato gli armadietti dei dipendenti portando via due carte di debito appartenenti ad una delle dipendenti.

Pollicino

La notte fra il 17 e il 18 maggio, insieme ad altre persone, il 19enne, che era già tenuto d’occhio da carabinieri perchè si sospettava di lui per alcuni scippi e furti in appartamento avvenuti in paese, ha devastato un bar. Ha rubato anche circa 100 euro in monetine. I carabinieri hanno avuto la conferma della sua colpevolezza quando sono arrivati nel cortile e hanno visto per terra una scia di monetine che conduceva dal portone fino alla porta del suo alloggio. In alcune bocche di lupo degli scantinati dello stesso cortile avevano anche trovato carte di credito e altri documenti di cui era stato denunciato il furto.

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Minacce con il cavatappi

Quando si dedicava ai furti in appartamento passava davanti alle porte delle case e tentava di aprire la porta, o la forzava leggermente. Se la porta cedeva, entrava e arraffava quanto trovava. Alcune volte ha colpito persino nella stessa casa a distanza di qualche giorno. Una volta è stato scoperto da una signora che era appena rientrata in casa. Aveva appena rubato un computer e 200 euro in contanti, e per fuggire ha minacciato la donna di colpirla con un cavatappi.

In un altro caso ha rubato il portafogli dalla borsa di una signora che si era fermata ad ammirare la vetrina di una gioielleria. In un altro ancora, in un supermercato, aveva sfilato il borsellino dalla borsa di un’anziana che aspettava il suo turno al banco della frutta.

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Stakanovista della rapina

Furti e rapine non gli rendevano tanto, erano tutte cifre fra i 50 e i 200 euro l’una, ma il fatto che ne compiesse una ogni due giorni circa, aveva davvero creato uno stato di allarme fra la popolazione di Gorgonzola. Alla fine, avuti tutti i riscontri e indentificato al di là di possibili dubbi, i carabinieri sono andati a prenderlo e lo hanno portato in caserma. Ha accumulato 19 capi di accusa in circa due mesi. Non ha negato e non si è detto dispiaciuto, ma ha giustificato il suo agire violento con un’alzata di spalle e una scusa poco convincente. “Non trovo lavoro, devo pur vivere”.

Ha anche tentato un vecchio trucco per evitare il carcere, dichiarandosi minorenne. Essendo senza documenti è stato necessario effettuare l’esame dell’osso del polso, che ha rivelato la sua reale età: 19 anni. Attualmente è nel carcere di San Vittore, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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