R.P.V. a Villa de Vecchi. Avventura nel paranormale
Ho visitato Villa De Vecchi. La grande curiosità è una delle caratteristiche che spinge l’umanità verso i peggiori pericoli e verso le più grandi conquiste. Tutti ne siamo vittime e protagonisti, impossibile resistere. I giornalisti hanno poi trasformato la curiosità in professione e si prendono la briga di soddisfare anche le curiosità degli altri. Per questo quando mi hanno proposto di accompagnare il gruppo R.P.V., il gruppo di Ricerca Paranormale di Vicenza, e Fabio e Lupita, del canale youtube “2 in tutto”, in una spedizione nella cadente Villa de Vecchi , a Cortenuova, in provincia di Lecco, ho accettato subito.
Villa de Vecchi è una villa (sarebbe meglio dire “era”, viste le sue condizioni attuali) costruita intorno alla metà del 1800 dall’architetto Sidoli su commissione di un ricco borghese, Felice de Vecchi, che aveva compiuto diversi viaggi in Oriente e che partecipò alle guerre del risorgimento. Un tempo era una villa signorile, in stile misto, molto esotico e magnificamente curata. E’ famosa, oggi, per essere semidistrutta ed essere considerata la casa più infestata di fantasmi e di presenze paranormali d’Italia. Impossibile resistere alla proposta di andare a vedere dal vivo cosa c’è di vero.
Non sono una scettica a prescindere. Però ho più paura di un mattone, che può cadermi sulla testa, che di un fantasma o di una presenza misteriosa. Temo i vivi, non i morti. Sono curiosa. Penso che i fenomeni di cui non conosciamo l’origine sono ancora molti di più di quelli di cui abbiamo una spiegazione scientifica assodata. Spesso ciò che oggi ha una spiegazione scientifica e che non ci stupisce più, nel passato era considerato paranormale, incomprensibile, demoniaco o una manifestazione divina.
Se come umanità abbiamo trovato tempo e ragioni per inviare nello spazio dei telescopi a infrarossi, e per costruire enormi radioscopi per ascoltare le onde radio che arrivano dallo spazio, non vedo perchè come singole persone non si possa cercare spiegazioni su fatti inspiegabili che succedono in grandi case abbandonate. Le domande hanno sempre bisogno di risposte. Quindi sono andata a villa De Vecchi con un certo entusiasmo. Ero curiosissima, e speravo che succedessero cose stranissime da poter raccontare.
Nella serata, e poi nella notte, è successo molto e poco. Non ci sono state apparizioni plateali di entità sconosciute, però qualche piccolo fatto abbastanza interessante c’è stato. Inoltre è importante l’esperienza vissuta dai componenti del gruppo RPV, il gruppo di Ricerca Paranormale di Vicenza. Cosa hanno visto, nella loro vita, Denis e Kayo per portarli a indagare sul paranormale? Quali strumenti usano? Come si son organizzati per raccogliere le prove delle loro indagini? Cosa stanno cercando in realtà?
Due in tutto
Sono la simpatica coppia di youtuber, Fabio e Lupita, che mi hanno invitata a questa avventurosa spedizione. I loro video sono piacevoli e hanno documentato una parte dell’avvenuta sul loro canale youtube, dueintutto. Non si tratta di filmati spaventosi, o dai tratti horror. Dal punto di vista di professionalità e curiosità Il gruppo RPV ha fatto tutto quanto serviva per rendere la ricerca il più concreta possibile. Non ci sono stati svolazzi di lenzuola. Hanno invece documentato solo quanto è realmente successo. Fabio e Lupita (Fatima) sono i nostri eroi, che sono stati accompagnati nell’indagine paranormale dal gruppo R.P.V.
RPV, il gruppo di Ricerca Paranormale di Vicenza
Sono giovani ragazzi di Vicenza. Kayo ( Claudio) e Denis sono colleghi di lavoro e sono gli esperti in presenze. C’era poi un altro giovane esperto per quello che riguarda l’uso e le proprietà protettive di minerali e dei cristalli. Da quello che ho capito, i minerali hanno delle funzioni particolari nelle indagini sul paranormale, come le hanno le onde radio e le fonti energetiche.
Infatti, la prima cosa che chiede il gruppo R.P.V. è di attivare la modalità aereo degli smartphone, per evitare interferenze con gli strumenti di rilevazione degli spiriti, o entità, che tentano di comunicare attraverso onde radio e onde magnetiche. L’ametista è, in particolare, una pietra che interferisce con la possibilità di azione di queste entità. Di recente il Gruppo RPV ha creato un canale youtube dedicato alle loro indagini
La visita a Villa de Vecchi
E’ passato circa un mese da quando ci siamo recati a villa de Vecchi. La necessità era quella di avere la disponibilità del materiale registrato dal gruppo e la sua elaborazione prima di scrivere questo articolo. La mia testimonianza da sola non poteva essere sufficiente a chiarire le sensazioni che il luogo ispira. Posso dirvi che mentre tutti sentivano chiaramente la puzza di animali morti fra le rovine, io sentivo odore di fiori. Una grande quercia tagliata di fresco spargeva il profumo del legno e del muschio su cui si sentiva profumo di giglio e di rose.
Nessuno sentiva lo scroscio di un ruscelletto, a parte me. Poi lo ho trovato, scorreva fra l’erba, poco lontano dalla casa. Dato il luogo di montagna era impossibile che mancasse una piccola sorgente con relativo corso d’acqua. Il profumo di fiori non mi ha mai abbandonato, per tutta la sera. Suggeriva cose belle, non certo malefici. Però in quella villa qualcuno ha effettuato riti di magia nera e questo non mai un bene. Anche senza le presenze e le entità, la malvagità e il desiderio di far del male lasciano comunque un segno nell’aria, una specie di impronta, secondo me. In paese c’erano i fuochi d’artificio che hanno reso la serata persino più suggestiva. Alcuni parevano vere e proprie fucilate.
L’indagine
In un primo momento il gruppo ha effettuato le indagini da solo, piazzando strumenti telecamere e i rilevatori di segnali magnetici e godendosi la vista splendida dei fuochi d’artificio. In un primo giro intorno della casa ci si è accorti di alcuni rami che si muovevano senza vento. C’era qualche cosa? Forse, oppure c’era un alito di aria fresca ad una altezza in cui non lo sentivamo. Poi è iniziata la ricerca delle entità nella sala del pianoforte. E’ la sala che dicono più infestata. Sono rimasti lì i resti marci della parte lignea di un vecchio pianoforte a coda e pare che le entità che vivono nella villa ci siano molto affezionate.
I protagonisti del gruppo hanno tentato di provocare la risposta delle entità, che tutto considerato sembravano poco propense a interagire. Anzi, in realtà sembravano piuttosto scocciate del disturbo. Ad un certo punto, però, pareva quasi che le entità avessero deciso di usare il codice morse per comunicare tramite il rilevatore di energia.
Il generale de Vecchi
Due parole sul vecchio patriota, proprietario della villa. Era fra fondatori della Guardia nazionale italiana, una formazione di che tentava di dare un corpo e una organizzazione ai volontari delle guerre risorgimentali. Tutti gli Stati hanno almeno una Guardia Nazionale, dagli Stati Uniti fino alle repubbliche dei paesi dell’est, dell’ex Urss, passando per ogni paese europeo. Sono principalmente formate da volontari che difendono casa loro, il loro paese, a metà strada fra organizzazioni paramilitari e forze di protezione civile, o anche forze di protezione civile che si organizzano su modelli di tipo militare. Il momento del risorgimento italiano non è stato da meno e aveva la sua Guardia nazionale italiana, cui apparteneva anche il generale de Vecchi.
Quando è sembrato che l’entità dicesse che era il fantasma del generale de Vecchi non ho resistito. Non credo ai vivi, e penso che anche i morti possano dire bugie. pur di raccontare qualcosa. Mi è sembrato che l’entità prendesse per i fondelli e io ho preso per i fondelli lui. Alla domanda se era il patriota dell’unità italiana i rilevatori avevano dato molte scariche come a intendere una sua risposta positiva. Così gli ho chiesto se era soddisfatto del risultato. Non ha risposto. Si è trincerato dietro un No Comment.
La mia esperienza
Sono rimasta sorpresa dall’esperienza. Il profumo di fiori che sentivo solo io è una delle cose che mi hanno colpito, ma c’è stato anche un altro fatto particolare. Durante una delle sessioni di indagine, mentre stavamo in uno dei punti più sicuri da possibili crolli improvvisi di parte del tetto, Delmi aveva messo una delle sue mani sulla mia spalla. Non mi sono accorta che l’aveva tolta fino a che mi sono girata verso di lei e ho notato che aveva le braccia conserte. Ho continuato a sentire la pressione della sua mano sulla mia spalla anche dopo che l’aveva tolta per almeno una decina di minuti. Nulla di spaventoso, al contrario. Era una pressione rassicurante. Paura? Nemmeno una briciola.
Poi c’è stata la musica. Anche in quel caso la ho sentita solo io. A dir la verità, non si potrebbe chiamare musica. Direi piuttosto il suono dei tasti di pianoforte pigiati a caso. Era come se il suono fosse nella mia testa. Suggestione? Probabilmente si, ma, chissà, forse no. Kayo mi ha detto che se fossi stata toccata da una entità, composta di energia, avrei visto i segni sulla pelle nel punto in cui c’era stato il contatto. Non avevo, ne ho avuto dopo, lividi o altri segni sulla pelle.
Infestata probabile, ma di certo una metà turistica
Non è stata una serata spaventosa, ma sicuramente è stata molto curiosa e interessante. Intanto che nel pieno della notte si svolgevano le indagini del gruppo R.P.V. con la spirit box ( che registra interferenze radio) le telecamere e i k2 sono apparse due persone. Un ragazzo e una ragazza. Non erano entità o fantasmi. Erano in carne e ossa. Hanno detto di aver visto dalla strada le luci che si muovevano nella casa mentre passavano e di aver capito che c’era qualcuno che tentava degli esperimenti.
In condizioni normali, al posto loro, se avessi visto dalla strada delle luci in una casa con la fama di essere infestata dai fantasmi come villa de Vecchi, io sarei andata dalla parte opposta. Invece loro due si sono uniti a noi nella ricerca di contatti con le entità. Segno che, come scrivevo all’inizio, la curiosità nell’Uomo è più forte della paura.
Lo stesso è successo poco dopo, verso la una e mezza di notte. Si sono sentiti dei rumori all’esterno. In questo caso erano due uomini già più anziani che avevano sentito voci rumori e visto le luci e ne avevano approfittato perchè, hanno detto, era parecchio che volevano visitare la villa, e così avevano deciso di approfittare della nostra presenza per farlo in sicurezza. Considerato il numero di persone che alla notte si recano alla villa e che queste entità, invece di intimorire, attirano curiosi e esploratori , ma non sembrano nocive, secondo me la si può considerare Villa de Vecchi un’attrattiva turistica. Le vicinanze potrebbero essere strategiche per un bar o per una pizzeria aperti tutta la notte.
Vi lascio alla visione dei video del gruppo R.P.V. per la parte che riguarda l’indagine. Gli esperti sono loro e io, da semplice cronista della serata, non posso giudicare nulla. Da parte mia posso dire solo che la mia curiosità su alcuni fenomeni è cresciuta e che la serata mi ha permesso conoscere persone nuove, dalle esperienze e conoscenze complesse, che si sono dimostrate molto interessanti.
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