Politica

La Banda di Vittuone. Il centrodestra chiede il rispetto delle promesse alle associazioni, ma l’amministrazione comunale chiede di legare le sedie

Problemi con la banda di Vittuone. In redazione abbiamo ricevuto un comunicato stampa da parte di 4 dei 5 consiglieri comunali di minoranza di Vittuone, del centrodestra che hanno portato all’attenzione dei giornali il problema che riguarda la banda di Vittuone, che ha 125 anni di tradizione alle spalle, e che pur essendo piuttosto grande ha uno spazio strettissimo per potersi trovare e per le prove.

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Da tempo chiede al comune uno spazio più adeguato. La sensibilità per il sostegno alla cultura a Vittuone pare no trovare orecchio, perchè si è arrivati al punto che l’amministrazione comunale ha chiesto alle associazioni che volevano organizzare la Color Race un contributo per la pulizia delle strade, e ha rifiutato il patrocinio alla divertente corsa di beneficenza.

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Ma c’è qualcosa di più. La banda di Vittuone è esasperata perchè il loro lavoro di volontari della cultura tradizionale, che in tutti gli altri comuni ( quasi tutti) è tenuto in gran conto, a Vittuone è trattato con i piedi, specialmente dai dipendenti comunali. In certi tratti questa storia ricorda, per atteggiamenti di amministrazione comunale e dipendenti, quella della Guardia Nazionale a Vanzaghello, e colpisce nello stesso modo per l’incapacità di rapportarsi con lealtà con le realtà associative che operano nel Comune. La Banda di Vittuone è una realtà che sta per compiere 125 anni, ha una storia importante per tutto il paese a prescindere da sindaci amministratori e dipendenti e burocrati comunali

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L’amministrazione comunale di Vittuone ai ferri corti con la Banda di Vittuone. Il comunicato stampa

“Le promesse vanno mantenute! Che fine hanno fatto le promesse fatte alle associazioni durante la campagna elettorale?” – è quello che si chiedono i gruppi consiliari di Insieme per Vittuone e Rilanciamo Vittuone. “Tra spazi assegnati senza convenzioni e convenzioni non rispettate ci troviamo a ricevere un comunicato dalla storica associazione “Corpo musicale G. Verdi” che manifesta la necessità di avere al più presto una sede adeguata alle loro esigenze. La segnalazione riguarda anche l’evento celebrativo dei 125 anni, patrocinato dal Comune, che si è dovuto scontrare con una burocrazia troppo rigida e comunicazioni poco tempestive.

Se a questi spiacevolissimi disguidi sommato anche il mancato svolgimento della “color race” appare evidente la mancanza della volontà politica a sostenere ed incoraggiare le associazioni locali nell’organizzazione di eventi fondamentali per la nostra comunità – è quanto denunciano i consiglieri comunali delle minoranze. A loro supporto arrivano anche i partiti di centro destra (Lega, FdI e FI) – Mai negli ultimi vent’anni è capitato che a Vittuone un’istituzione così importante abbia dovuto ricorrere ad un comunicato pubblico per sollevare alcune questioni e problemi che oramai da troppo tempo rimangono senza soluzione.

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Per noi un’amministrazione che vuole collaborare con le realtà associative deve attuare appieno il principio di sussidiarietà e non certo utilizzare un modo impositivo. Un’ associazione, ancor più se vanta una storia di più di 100 anni e che ha sempre accompagnato gli eventi istituzionali del Comune, ha sollevato un bisogno e questo bisogno è suo, l’amministrazione non deve decidere i bisogni altrui, ma deve aiutare le realtà associative affinché possa favorirne la realizzazione. Comunicare i brani da suonare, come sentenziare che un luogo sia o no idoneo per la musica non sono compito di un’Amministrazione.

Rimane ancora più assurdo il richiamare ad una convenzione come un avvertimento minaccioso per avere un servizio che la Banda non ha mai disatteso e siamo sicuri non avrebbe fatto neppure stavolta seppur con le evidenti difficoltà. Per noi questo non è il modo corretto di amministrare al di là delle normative. Esiste una norma che va oltre a tutto ciò ed è quella del buon senso e dell’ascolto. Se l’amministrazione non è disposta ad ascoltare non riuscirà mai a risolvere i problemi e accogliere i bisogni di chiunque.

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Oggi è la Banda civica, domani sarà un’altra istituzione, poi saranno le famiglie. Chiediamo un cambio di passo concreto a questa amministrazione che non può trincerarsi dietro a dei comunicati asettici e tecnici senza dare un giudizio politico e soprattutto un’idea di come risolvere i problemi e i bisogni dei cittadini.
I gruppi consiliari di Insieme per Vittuone e Rilanciamo Vittuone

Il Post della Banda di Vittuone “Giuseppe Verdi”

Quasi increduli, ma nemmeno del tutto, memori di ciò che è successo alla Guardia Nazionale a Vanzaghello, a causa dei dipendenti pubblici che comandano più del sindaco abbiamo effettuato appena quale ricerca e si siamo imbattuti nel post di esasperazione scritto sul profilo Facebook della banda di Vittuone.

La banda di Vittuone e la burocrazia

Ascoltare la banda di Vittuone – che quest’anno celebra 125 anni di fondazione ed è composta da oltre quaranta musicisti- è un’occasione per tutti i vittuonesi per vivere collettivamente in maniera pratica la musica. La banda di Vittuone è ad oggi composta esclusivamente da volontari, che mettono a disposizione gratuitamente gran parte del loro tempo libero e delle loro energie per portare avanti valori come la socializzazione, l’aggregazione e l’integrazione sociale.
Rispettare questi valori significa per un’Amministrazione Comunale impegnarsi a superare (e soprattutto aiutare a superare) le barriere della burocrazia, che sono spesso una vera e propria giungla.

Questo, tuttavia, non sta accadendo. Ma passiamo ai fatti

Già prima della pandemia avevamo lanciato l’allarme: la nostra sede in via Piave 33 era ormai diventata troppo piccola per ospitarci. Avevamo individuato un nuovo locale perfetto per le nostre esigenze, ma la pandemia e il cambio di amministrazione hanno bloccato questa opportunità. Alla nuova amministrazione abbiamo prospettato la stessa soluzione, ma secondo lei il locale non era adatto ad ospitare una banda dal punto di vista musicale (anche se, come spiegato prima, per noi il locale rispondeva a tutti i requisiti sia acustici che di spazio).

Ci hanno quindi proposto di fare le prove nell’anfiteatro della scuola Gramsci, in attesa che si liberasse presto un locale idoneo. Ormai è passato quasi un anno e siamo ancora in attesa di conoscere una data certa per la sede della banda di Vittuone.

Per la ricorrenza del 2 giugno, veniamo contattati dal Comune per partecipare all’evento. Chiediamo un po’ di tempo per verificare la presenza in base alle disponibilità delle sezioni strumentali, in quanto per noi essere al completo non significa essere tutti, ma avere almeno un musicante per strumento per poter eseguire i brani. Invece, ci viene intimato il rispetto della convenzione, indicandoci addirittura un brano da eseguire (la scelta musicale in quanto artistica, compete solo alla banda).

Chiediamo inoltre la cortesia di non essere indicati nel manifesto. Ma, nulla di ciò accade. Purtroppo, il manifesto riporta anche un brano da suonare. Nonostante ciò, decidiamo di partecipare nel rispetto degli accordi e garantendo un’ottima riuscita dell’evento del 2 giugno.

In quella stessa data, chiediamo gentilmente la modifica alla delibera dei patrocini in quanto al Parco Lincoln, location prevista per il nostro raduno bandistico del 25 Giugno, c’è sovrapposizione con un altro evento musicale. Chiediamo quindi di spostare tutto l’evento in Piazza Italia. La richiesta viene accolta ma, a tre giorni dalla data, veniamo contattati dall’ufficio Tecnico che ci richiede la SCIA in quanto la normativa ritiene che in caso di posizionamento delle sedie si debba procedere in tal senso.

Dopo le nostre proteste – non per non adempiere alle normative, ma per le tempistiche strettissime in cui ci vengono comunicate – ci ripropongono il Parco Lincoln, nonostante ormai il tutto fosse organizzato per la Piazza (manifesti, sfilate delle bande, chiesa in caso di maltempo, bar per il rinfresco) e al telefono ci dicono pure: “che sarà mai, quando avete finito, una passeggiata dal parco alla piazza”. Poi, tenaci, contattiamo un tecnico che in 2 giorni ci prepara la SCIA al costo di 200 euro. Proviamo a chiedere un contributo per le spese extra ma ci viene risposto “che non siamo al mercato”. Morale, l’evento viene tenuto in Piazza Italia ed è ancora una volta un grande successo di partecipazione dei vittuonesi.

Inoltre, dato che la normativa prevedeva che le sedie fossero legate, le concateniamo con delle fascette (rendendo purtroppo la seduta decisamente più scomoda per i partecipanti). Ma questa norma vale anche per gli eventi al parco Lincoln? La morale di un saggio vittuonese diceva che “dare la colpa al lupo, la burocrazia, fa sempre comodo…”. Questa narrazione mette in evidenza che la burocrazia è un meccanismo gigantesco, ma che a volte si può superare.

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 15/07/2022 17:36

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