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È successo a Rosate, lo scorso 11 luglio quando i Carabinieri della Stazione locale arrestato un 30enne ucraino celibe, nullafacente e pregiudicato per reati contro il patrimonio, per aver tentato di estorcere del denaro al proprietario di un monopattino elettrico che aveva denunciato il furto.
Lo scorso giugno un italiano di 51 anni aveva postato un appello pubblico sulla pagina di Facebook ” Sei di Rosate se…” chiedendo di essere contattato da chi aveva trovato il monopattino elettrico che gli era stato rubato il 18 giugno. Il furto era stato denunciato ai carabinieri. Poco dopo l’uomo è stato contattato dal 30enne ucraino che sì offriva di recuperare e consegnare il monopattino a fronte della consegna di 200 euro, poi scese a 140 euro durante la trattativa. La consegna è stata concordata a Rosate in via Roma.
Arivato all’appuntamento, però, il 30enne ucraino ho trovato i carabinieri di Rosate che lo hanno fermato. Durante le perquisizioni di rito gli hanno trovato addosso uno Smartphone e nel suo appartamento è stato trovato un monopattino elettrico rubato. Aveva anche una dose di stupefacenti, con tutta probabilità cocaina. Ambedue gli oggetti sono stati sequestrati e l’Ucraino è stato arrestato con l’accusa di ricettazione, che va aggiungersi all’accusa di estorsione, che però non prevede l’arresto immediato. Per il possesso di cocaina l’ucraino è stato segnalato al prefetto come assuntore gli stupefacenti.
Qualche giorno fa era stata resa nota la notizia che il governo ucraino ha chiesto all’Italia l’elenco dei nominativi di tutti gli uomini fra i 18 e i 60 anni che si trovano nel paese e sono in condizioni di salute tali da poter essere abili all’ arruolamento militare. Sui circa 100 mila profughi ucraini che si trovano in Lombardia, sono pochissimi gli uomini, e ancora meno quelli che si trovano in queste condizioni.
Generalmente l’Italia ospita chi fugge da una guerra, e concede asilo politico, ma il caso straordinario della guerra tra Russia e Ucraina e in considerazione che Ucraina e Italia sono alleate, e che i militari italiani partecipano alle missioni Nato di pattugliamento ai confini con l’Ucraina, si può ragionevolmente supporre che l’elenco sarà inviato. Il 30enne ucraino arrestato a Rosate sembra avere tutte le specifiche per rientrare in quell’elenco e per ricevere la cartolina di arruolamento da parte del suo paese di origine, in cui molti suoi coetanei stanno combattendo, e morendo, per difendere casa propria.
Articolo aggiornato il 14/07/2022 12:49