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Le due cittadine dell’altomilanese, magenta e Abbiategrasso, dopo i ballottaggi di domenica 26 giugno, rimangono saldamente in mano al centrodestra.
Si è concluso ieri il ballottaggio che ha portato all’elezione del sindaco di Magenta. Gianluca del Gobbo ha vinto il ballottaggio contro Enzo Selvaggio, per poco più di 500 voti. In un momento in cui la gente si reca poco al voto e ben sapendo che il secondo turno di una elezione è sempre molto poco sentito dagli elettori, considerando che è stata una lotta all’ultimo sangue ( ce lo dicono i numeri di questa elezione) possiamo dire che Gianluca del Gobbo ha davvero meritato la vittoria.
Il calo di votati, dicevamo, nel secondo turno è fisiologico e si trasforma ovviamente in una percentuale di perdita di voti di ciascun candidato. Al primo turno aveva votato il 56,93% (10.919) degli aventi diritto, al secondo turno il 44,52% (8.540). Nelle due settimane di attesa si sono persi 2.379 votanti.
Il centro sinistra di Enzo Salvaggio è riuscito a prendere i voti delle due liste di sinistra che si erano presentate da sole, la Nuova Italia e Rifondazione comunista, recuperando così una parte dei voti persi fisiologicamente per il ballottaggio. In realtà Enzo Salvaggio ha ottenuto al ballottaggio circa 500 voti in più rispetto al primo turno, mentre Gianluca del Gobbo ne ha persi poco più di 500.
E’ stato come se gruppi di persone che non erano convinte di Salvaggio come sindaco, fossero andate a votarlo per tentare di far perdere le elezioni a Gianluca del Gobbo. L’operazione non è però riuscita e Gianluca del Gobbo, forte anche della buona reputazione che si era costruito durante i due mandati come sindaco di Magenta, ha mantenuto un buon vantaggio, e ha vinto.
Casare Naj ha vinto per soli 120 voti, sulla lista presentata dal centro sinistra con alla guida Alberto Fossati. Anche nel caso di Abbiategrasso la sfida è stata all’ultimo sangue, con un centrosinistra molto agguerrito soprattutto nel cercare voti e preferenze contro Naj. Gli elettori del secondo turno sono stati decisamente meno rispetto al primo turno. 9.230, il 37,34%, contro gli 11.743 votanti del primo turno, cioè il 47,51% del totale. 2.513 persone che non sono tornate a votare.
Anche in questo caso, al secondo turno, il sindaco del centrodestra preferito nel primo turno ha perso voti sul secondo. Naj ha ottenuto 165 voti in meno. Invece il centro sinistra è cresciuto e dimostra di essersi concentrato sul determinare una unione contro il centrodestra, recuperando 545 voti. L’operazione non è riuscita per un soffio e Naj ce la ha fatta per quello che si può chiamare il rotto della cuffia.
Articolo aggiornato il 27/06/2022 20:12