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Lituania, Ungheria, Slovacchia e Lettonia, si sono organizzate contro l’evasione fiscale. Con il supporto di Eurojust, che ha effettuato la sua opera di coordinamento fra le autorità nazionali, hanno portato a termine un operazione che ha messo fine ad una serie di frodi, su larga scala la, sull’iva. Hanno scoperto un’ evasione fiscale di almeno 4 milioni di euro dalle casse della Lituania. Il settore è quello nella vendita delle auto usate che arrivavano dagli Stati Uniti.
Nella giornata scelta per l’azione, il 25 maggio, nei quattro paesi sono state effettuate simultaneamente oltre 20 perquisizioni, sequestrati documenti utili alle indagini e 50mila in contanti.
Secondo quanto comunicato da eurojust dalle indagini preliminari è risultato che 5 società nella città lituana di Klaipeda commerciavano in auto usate con l’obiettivo di evitare il pagamento delle tasse. I dirigenti avrebbero utilizzato uno schema di margini già noto ai funzionari del fisco.
Secondo quanto spiegato da eurojust, gli schemi di margini IVA sono metodi di contabilità che consentono alle aziende di calcolare l’IVA sul valore aggiunto ai beni che vendono, piuttosto che sul prezzo di vendita completo. I dirigenti delle 5 società sono sospettati di aver utilizzato società non operative registrate in Slovacchia e in Ungheria. I proprietari e gli amministratori di queste società, cittadini lettoni, avrebbero falsificato i documenti sulle auto acquistate da queste società con un margine già datato.
Le autorità hanno stimato che in tre anni e mezzo le società siano state in grado di vendere 2.300 veicoli per almeno 19 milioni di euro e che l’IVA potenzialmente non pagata ammonterebbe ad almeno 4 milioni di euro. Il caso di evasione fiscale era stato aperto presso gli uffici della eurojust lo scorso 4 maggio 2022 su richiesta delle autorità della Lituania. L’agenzia ha contribuito al coordinamento delle azioni investigative urgenti e simultanee nei paesi coinvolti e ha fornito supporto in preparazione della giornata d’azione che si è svolta poi il 25 maggio.
Durante le perquisizioni nelle sedi delle attività sono stati trovati 46 veicoli usati provenienti dagli Stati Uniti. Ai proprietari delle società sono stati congelati beni per quasi 5.000.000 di euro. Le operazioni hanno preso parte, per la Lituania, l’unità di informazione finanziaria di Crai Pedia e l’ufficio del Pubblico Ministero di Klaipeda. Dall’ Ungheria hanno partecipato la direzione penale centrale ungherese dell’amministrazione fiscale e doganale, l’ufficio del procuratore metropolitano, e il dipartimento per i crimini economici.
In Slovacchia si sono occupati del caso di evasione fiscale l’ufficio della procura regionale di Bratislava e la Questura di strutturare di Bratislava 1. Infine, in Lettonia, ha partecipato l’ufficio di polizia fiscale doganale dell’Agenzia delle Entrate statale della Lettonia.
Articolo aggiornato il 13/06/2023 17:16