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Abbiategrasso, Magenta, Canegrate, Magnago, Buccinasco, Garbagnate milanese, Pregnana milanese e San Giorgio su Legnano sono i paesi dell’altomilanese in cui, oltre che per il referendum si è votato per rinnovare i consigli comunali e il sindaco.
Il primo che ha concluso lo scrutino è stato Canegrate. In quello che è spesso nominato per essere il più antico comune d’Europa ha vinto le elezioni la lista Canegrate insieme e Matteo Modica è il sindaco che guiderà il comune per i prossimi 5 anni.
Il secondo comune che ha comunicato ufficialmente il risultato delle elezioni è San Giorgio su Legnano. il nuovo sindaco è Claudio Ruggeri della lista vivere San Giorgio. Non si può dire che il centro-destra abbia pagato la divisione Forza Italia Perché la somma dei voti delle due liste di centro-destra non sfiora nemmeno i 1454 minuti che hanno portato all’elezione il nuovo sindaco. Per restare divisi avranno avuto le loro buone ragioni, ed è andata così.
Il nuovo sindaco di Magnago e Bienate è Dario Candiani, della unione di liste lista Civica- Forza Italia, Lega Salvini Lombardia e Fratelli d’Italia, che ha superato la lista uscente Continuiamo il cambiamento per Magnago e Bienate, che aveva presentato come sindaco Gianluca Marta. Anche se non ha superato il 50% dei votanti, Magnago e Bienate rimane il comune con una delle percentuali più alte di votanti.
Insieme per Pregnana riconferma il sindaco . E’ Angelo Bosani. Buon risultato anche per la lista civica Laboratorio civico, che conquista i 4 consiglieri di opposizione
Garbagnate riconferma il sindaco Davide Daniele Barletta, sostenuto da un’ampia coalizione di centrodestra, con il 61, 63% dei voti.
Sarà invece il centrosinistra con il sindaco Pruiti, che governerà Buccinasco per i prossimi 5 anni.
I due comuni più popolosi fra quelli che andavano al voto nell’altomilanese, Magenta e Abbiategrasso, torneranno alle urne fra 15 giorni, per i ballottaggio. Ad Abbiategrasso il sindaco uscente Cesare Naj, della coalizione del centrodestra, si misurerà con il rappresentate del centro sinistra, Alberto Fossati. Li separano poco più di 8 punti percentuali, a favore di Cesare Naj. Il terzo candidato, Luigi Tarantola, ha preso quei circa 2600 voti, che potrebbero essere sul banco, per ottenere la vittoria del ballotaggio.
A Magenta il candidato che più ha fatto parlare di sè ha preso meno voti, anche se no è arrivato ultimo. Si suppone che il programma di Ashfaq Munib e della Nuova Italia non abbia convinto per nulla i magentini, nè quelli storici nè quelli nuovi. 212 voti a Magenta sono davvero una debacle che fà comprendere di aver sbagliato tutto. Al ballotaggio vanno Gianluca Del Gobbo, sostenuto da tutte le liste di centrodestra, e Vincenzo Salvaggio, storico militante di sinistra sostenuto da tutto il centro sinistra, meno rifondazione comunista. Fra i due candidati ci sono solo 6 punti percentuali, a favore di Gianluca del Gobbo.
Silvia Minardi è attivata terza, e con il 17, 6 %. Tutto fa pensare che nei prossimi 15 giorni sarà molto corteggiata. Se i voti della Minardi li conquista Gianluca del Gobbo, arriva tranquillamente un pool position. Se li conquista Salvaggio, potrebbe invece non farcela comunque, nonostante l’apparentamento.
Negli altri comuni gli scrutini dei seggi sono ancora in corso o devono essere ancora comunicati alla prefettura per cui dobbiamo attendere ancora qualche manciata di minuti per conoscere in via ufficiale i risultati. È da rilevare che, in tutta la provincia di Milano, Magenta è l’unico Comune che ha superato il 50% dei votanti per il referendum. Tutti gli altri comuni, anche per le elezioni amministrative, sono rimasti al di sotto della metà degli aventi diritto al voto.
Articolo aggiornato il 26/06/2023 20:38