Cadavere a Vanzaghello. E’ un omicidio. Gambe spezzate e mandibola rotta
Vanzaghello. La mattina del 6 maggio, intorno alle 6:15, alcuni automobilisti hanno notato il corpo di un uomo seminudo accasciato in una piazzuola della strada statale 336, a circa metà strada tra lo svincolo dell’ uscita della Boffalora Malpensa e alla rotonda che permette di entrare a Vanzaghello nella zona di via Madonna della neve e di via de Andrè.
Hanno chiamato il Nue 112 , ma al momento dell’arrivo i soccorritori della Croce azzurra di Busto Arsizio e i medici dell’automedica inviata sul posto dall’Att di Varese, non hanno potuto far nulla. L’uomo era deceduto, ucciso a botte.
Non aveva con sé documenti, era seminudo e quindi non è stato ancora identificato. Si tratta probabilmente di un nordafricano e non è nemmeno difficile immaginare che si sia trattato di un regolamento di conti nell’ambiente dello spaccio e del traffico di stupefacenti. Non lontano da lì infatti si trovano i boschi di Vanzaghello e via della Madonna della Neve, dove da qualche mese sono tornati numerosi spacciatori che prima si erano spostati nel territorio del comune di Castano Primo, nei pressi della Madonna del Gres.
Sul posto per i rilievi preliminari, sono intervenute una pattuglia della Polstrada e la radiomobile dei Carabinieri di Legnano. Le indagini sull’omicidio sono sono affidate alla Squadra Mobile della Polizia della provincia di Varese.
Il grave rischio per gli abitanti
Con il ritorno degli spacciatori nei boschi di Vanzaghello, ritornano anche i rischi per la popolazione. Infatti ora anche andare a fare una semplice passeggiata con il cane espone al rischio di diventare uno scomodo testimone da eliminare velocemente. Non si tratta infatti solo di regolamenti interni al narcotraffico, di cui molte persone pensano che ” se si fanno fuori fra di loro, ci risparmiano un disturbo”.
Si ha a che fare con gente così feroce e senza scrupoli da riuscire ad uccidere a mani nude e di botte un’altra persona. E’ chiaro che non avrebbero pietà o paura di fare del male anche a chi passa per caso. La loro presenza riguarda quindi la sicurezza di tutta Vanzaghello e dei paesi confinanti.
Spedizione punitiva
L’uomo ucciso aveva le gambe spezzate, la mandibola rotta e alcuni segni di bruciature di sigaretta sul viso. Segni che raccontano he l’uomo è stato sottoposto a torture, che probabilmente sono avvenute in un luogo vicino a quello dell’abbandono del cadavere. La tipologia fa pensare che possa essere stato accusato di aver fatto la spia, e per questo punito con sofferenza e morte da qualcuno così feroce da riuscire a martoriare una persona in quel modo. E tremendamente inquietante che persone così violente e senza scrupoli si aggirino vicino a paesi dove vive gente normale.
Gli aggiornamenti
Qui di seguito pubblichiamo gli aggiornamenti della storia di questo omicidio, avvenuti nei giorni seguenti il ritrovamento del corpo dell’uomo ucciso. Gli articoli pubblicati renderanno infine la storia completa e sarà possibile seguirne gli sviluppo attraverso i lnk. In questo momento, 16 maggio, l’identificazione è infine avvenuta. Si chiamava Tai, aveva 34 anni ed era originario del Marocco.
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