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Questa sera il consiglio comunale di Cuggiono. Al punto 9 dell’ordine del giorno la mozione che chiedeva di impegnare il sindaco a informare la popolazione e attivarsi per fare pressione sulla regione Lombardia in tema di attuazione del referendum del 22 ottobe 2017 sull’autonomia della Regione Lombardia. Contro ogni (mia) previsione è stata approvata.
Durante la trattazione del punto non c’è stato nessun commento da parte dei consiglieri. La situazione pareva un po’ tesa. Come se una parola di troppo potesse rompere l’incanto. Ha parlato solo il capogruppo di maggioranza, che ha effettuato una dichiarazione annunciando l’astensione dal voto di tutti i consiglieri del gruppo di Cuggiono democratica. In sintesi detto che la mozione non scaldava il cuore e che al referendum aveva votato solo il 38% dei cuggionesi, ma che ma che, per rispetto ai votanti, il gruppo aveva deciso di astenersi.
Cioè, per rispettare i cittadini di Cuggiono che, quel 22 ottobre, si recarono ai seggi e di cui il 98% votò a favore dell’autonomia lombarda, nel 2022 la maggioranza di Cuggiono democratica ha deciso di non votare la mozione che obbliga il sindaco a sollecitare l’applicazione del risultato positivo del referendum sull’autonomia della Lombardia. Complicato? Nemmeno tanto. Dicono che si sono astenuti dal votare, per rispetto di chi ha votato.
Questo ha creato una situazione particolare perchè tutte le opposizioni, unite, hanno invece votato a favore della mozione. Numero legale presente in aula, nessun voto contrario, 4 voti favorevoli e la mozione è stata approvata di fatto all’unanimità. L’astensione infatti non vale come voto, è un po’ come dire ” fate come preferite, mi rimetto alla vostra decisione”. E’ in effetti quello che hanno fatto quei cittadini di Cuggiono che quel 22 ottobre 2017 non sono andati a votare al referendum. Si sono astenuti e hanno lasciato decidere altri, più convinti.
Referendum valido e che impegna il governo, e mozione a Cuggiono valida e che impegna il sindaco a fare esattamente quanto scritto da Abramo Bellani di Agorà. Ora, infatti, che abbia o meno il cuore caldo sull’argomento, il sindaco è tenuto a rispettare il contenuto della mozione e ad attivarsi per realizzarne il contenuto. Dovrà cioè effettuare ogni possibile pressione istituzionale sulla regione Lombardia per ottenere il rispetto del risultato del referendum del 22 ottobre 2017 e il passaggio di poteri dallo Stato alla regione Lombardia.
Chissà se le opposizioni in consiglio comunale ora gli chiederanno una relazione mensile su quanto fa per ottenere, di fatto, l’autonomia della regione Lombardia. In generale sarebbe un bel servizio alla cittadinanza di Cuggiono e anche al resto dei lombardi, che potrebbero contare su qualcuno in più che li tiene informati sullo stato di attuazione del risultato del referendum.
Articolo aggiornato il 21/04/2022 07:50