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Guardia Nazionale. Arrivato un altro carico in Ucraina

Sin dall’inizio della guerra in Ucraina, la Guardia Nazionale e i suoi volontari hanno lavorato per assistere la popolazione, in tutti i modi possibili e anche collaborato con altre associazioni. Il distaccamento di Ossona (Mi) ha messo a disposizione i locali della sua sede per accogliere alcuni dei profughi arrivati in paese mentre nel distaccamento di Vanzaghello, che si trova in stazione ferroviaria, sono stati convogliati tutti gli aiuti da inviare nelle zone di guerra, per sostenere aiutare le persone che si trovano sotto i bombardamenti.

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Grazie ai volontari vanzaghellesi

Lo scorso 26 marzo, la Guardia Nazionale ha quindi affidato a Facebook il primo ringraziamento per la preparazione di un carico speciale arrivato nella zona di Kiev, con le città sotto assedio da parte dei russi e dei loro carrarmati.

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guardia nazionale,lombardia,ucraina. Guardia Nazionale. Arrivato un altro carico in Ucraina - 30/03/2022
I volontari della guardia nazionale al lavoro mentre confezionano i pacchi con i cibo e gilet antischegge

“Dall’Ucraina ci è arrivato un appello urgente: servono protezioni per la popolazione che rischia la vita anche mentre è in fila per quei generi alimentari che giungono dall’estero, e che sono ormai l’unico mezzo di sopravvivenza per gli abitanti delle città assediate. E allora, con una rapida colletta, i nostri Volontari hanno acquistato una partita di gilet militari antischegge in kevlar, e li hanno affidati assieme agli aiuti umanitari dei Vanzaghellesi ai coraggiosi corrieri che percorrono le poche e malsicure strade verso Kiev, dove queste protezioni balistiche sono disperatamente necessarie.

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E poco fa, la notizia che il corriere è riuscito a passare le linee russe: ce l’ha fatta. Il preziosissimo carico è arrivato. La nostra conoscente a Kiev che si occupa di distribuire gli aiuti non sapeva più come ringraziarci, ma c’è tutta Vanzaghello da ringraziare. Noi abbiamo fatto ben poco: vorremmo che quei gilet antischegge fossero stati migliaia e non solo una mezza dozzina… ci lavoreremo su. Stiamo preparando altre spedizioni: bendaggi compressivi, medicinali, emostatici campali, altre protezioni balistiche. Sappiamo quanto servono. Faremo tutto ciò che possiamo, sempre.

guardia nazionale,lombardia,ucraina. Guardia Nazionale. Arrivato un altro carico in Ucraina - 30/03/2022
I gilet per i civili arrivati a destinazione

L’arrivo di un altro carico

Questa mattina la notizia, dall’Ucraina, dell’arrivo di un altro carico inviato dai volontari della Guardia Nazionale dei distaccamenti di Vanzaghello e di Ossona nella zona di Kiev. Anche questa volta il corriere è riuscito a passare le linee degli assedianti. Non è stato facile. Da Vanzaghello, da Ossona, da Como e da Varese, da tutta la Guardia Nazionale, i volontari avevano il cuore il gola. Non era scontato che passassero. Abbiamo atteso, giorno per giorno, la notizia della consegna.

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Si trattava di 12 pacchi di riserve alimentari e altri materiali. Pochi rispetto alle esigenze ma importantissimi per la sopravvivenza delle persone. Ora stanno preparando il prossimo viaggio. Non dirò quando e in che modo partirà, e neppure dove è diretto. L’unica cosa importante da sapere è che arriverà nei posti dove le persone sono più esposte ai rischi di essere colpite da proiettili vaganti e da schegge, e dove il cibo è oramai raro.

Le collaborazioni

Non si è mai soli quando si tende la mano a chi è in difficoltà. Esistono le reti e i volontari di diverse associazioni si sostengono a vicenda. Così è nato un bel rapporto fra la Guardia Nazionale e l’oratorio di Magnago. La Guardia nazionale ha prestato alcuni nostri spazi per raccogliere le donazioni, che sono state davvero tante. Meno di 15 giorni fa, il 13 marzo, un tir è partito da Magnano e dopo alcuni giorni hanno consegnato il primo carico diretto nella zona di Leopoli, al confine con la Polonia.

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Il momento della partenza del Tir

E’ partito un intero Tir, contenente di tutto. Abiti, cibo e medicinali. Ogni cosa è arrivata a destinazione, ed è stata consegnata all’esercito ucraino, che, come val la pena di ricordare, è composto da tutti i cittadini ucraini maschi fra i 18 e i 60 anni. Gli aiuti sono stati distribuiti con l’aiuto dei volontari di una parrocchia del luogo. Popoli, uomini, persone che fra loro non si conoscono e che si tendono la mano e si aiutano. E’ il miracolo avvenuto durante questa guerra, non voluta sicuramente dalle persone normali.

Alcune foto dell’arrivo del tir e della distribuzione dei beni di sussistenza

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I momenti della consegna, nella zona di Leopoli, dei beni inviati dall’oratorio di Magnago

Non deve sorprendere che in una zona in guerra siano i militari armati che si occupano della distribuzione dei viveri alla popolazione. Fa quasi tenerezza il tipo di fucile che portano a tracolla. Chi conosce anche solo superficialmente le armi vede bene che quella a tracolla del soldato non è un’arma da guerra. Sembra piuttosto adatta ad acchiappare le lepri da fare in salmì. E’ la realtà. Per difendersi gli Ucraini stanno usando tutto quanto possono e hanno a disposizione. Questa è la loro forza e la loro disperazione.

Russi e Ucraini

Personalmente mi importa poco di chi ha ragione e chi torto in questa guerra voluta dai capi di stato a danno delle persone normali. In questo momento in Russia le persone normali sono tranquille. Nessuno fa cadere delle bombe sulle loro case e sulle loro teste. Quindi il mio pensiero non può che essere concentrato sulle persone che invece hanno perso la casa, la vita e soffrono proprio perchè c’è chi fa cadere sulla loro testa bombe e missili.

Alcune volte sento dire che i russi non stanno facendo nulla di strano in Ucraina. Mi chiedo come si possa essere così ciechi da voler negare l’evidenza, ma accetto anche che vi sia chi crede che la terra sia piatta. Ne ho poca considerazione dal punto di vista dell’affidabilità nella divulgazione delle notizie, ma so che esistono anche i terrapiattisti. Ho lo stesso atteggiamento con chi nega che i russi stiano bombardando e uccidendo innocenti in Ucraina. Mi limito a questo.

C’è una costellazione di satelliti che ha il compito di rilevare gli incendi dall’alto le cui immagini sono facilmente accessibili ai giornalisti. Questa foto, che vi mostro qua sotto, è l’immagine dell’Ucraina e del Donetsk oggi. Ad ogni punto rosso corrisponde un incendio abbastanza grande da essere visto dal satellite.

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incendi, spesso dovuti alle bombe e ai razzi, in Ucraina e in Donbass oggi.
Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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