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Carabinieri. Consegna con la Giulia Quadrifoglio verde. Simbolo di fortuna e di speranza

Questa mattina, dopo la chiamata della centrale trapianti di Areu, l’agenzia regionale di emergenza urgenza, un equipaggio del nucleo radiomobile, a bordo delle dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde in dotazione all’arma dei Carabinieri di Milano ha effettuato il trasporto di due reni che sono stati prelevati all’ospedale di Niguarda di Milano alle 9:20 e regolarmente consegnati uno alle 9:50 all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è un altro alle 12:05 ospedale ca’ Foncello di Treviso. Nemmeno mezz’ora per arrivare a Bergamo e poco più di 2 ore per arrivare a Treviso. ( Nella foto l’ Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde in partenza e la borsa sanitaria)

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Non sappiamo di chi erano i due reni trasportati con la Giulia Quadrifoglio Verde né a chi andranno, ma sappiamo che non tutti possono donare gli organi. Generalmente i donatori sono persone in buona salute che perdono la vita nel corso di gravi incidenti che non compromettono però i loro organi vitali. Sono persone che sono state sfortunate, e cui il destino li ha strappati ai loro cari in modo improvviso.

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Dall’altra parte invece c’è chi attende, legato al filo di una piccola speranza, sapendo che la sua sopravvivenza dipende dalla sfortuna di qualcun altro. Dicono infatti che la donazione degli organi è l’ultimo atto di generosità di una persona che lascia la vita suo malgrado e deve essere accettato da chi lo riceve come un dono consapevole.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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